Papa: non abbiate paura di bussare con fiducia alla porta del Signore
Castel Gandolfo (AsiaNews) - Non abbiate paura di chiedere aiuto al Signore, che non lo nega a chi prega con umiltà, ricordando che "chi prega si salva, chi non prega si danna". E' l'insegnamento di fondo che viene da sant'Alfonso Maria de' Liguori, del quale oggi si celebra la festa e al quale Benedetto XVI ha dedicato la sua riflessione per l'udienza generale.
Oggi sono infatti ripresi gli incontri settimanali del Papa con i fedeli, riuniti per l'occasione nella piazza antistante al Palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
Il fondatore dei Redentoristi e patrono dei confessori, che visse dal 1696 al 1787 "in un periodo di grande rigorismo", "raccomandava di amministrare il sacramento della confessione manifestando l'abbraccio goioso di Dio padre che nella sua misericordia non si stanca di abbracciare il figlio pentito".
Benedetto XVI si è soffermato in particolare sul trattato del 1759 "Del gran mezzo della preghiera" che sant'Alfonso "considerava il piu utile e dei suoi scritti" e nel quale si afferma che la preghiera è il mezzo "per ottenere la salvezza e tutte le grazie di cui abbiamo bisogno". "Innanzitutto, dicendo che è un mezzo, ci richiama al fine da raggiungere: Dio ci ha creato per amore, per poterci donare la vita in pienezza; ma questa meta, a causa del peccato si è, per così dire, allontanata, lo sappiamo tutti, e solo la grazia di Dio la può rendere accessibile. Per spiegare questa verità basilare e far capire con immediatezza come sia reale per l'uomo il rischio di «perdersi», Sant'Alfonso aveva coniato la famosa massima: «Chi prega si salva, chi non prega si danna!». A commento di tale frase lapidaria, aggiungeva: «Il salvarsi insomma senza pregare è difficilissimo, anzi impossibile ... ma pregando il salvarsi è cosa sicura e facilissima». Isomma "Se non ci salveremo, tutta la colpa sarà nostra, perche non avremo pregato".
"In ogni situazione della vita - ha aggiunto il Papa - non si può fare a meno di pregare, specie nel momento della prova e della difficoltà. Sempre dobbiamo bussare con fiducia alla porta del Signore, non dobbiamo avere timore di presentare a lui le nostre richieste".
"Questa è la questione centrale: cosa è davvero necessario nella mia vita". La risposta, con sant'Alfonso è "la salute, ma non intende solo quella del corpo, ma quella dell'anima.". "Solo attraverso la preghiera possiamo accogliere la grazia che illuminandoci in ogni situazione ci fa discernere il vero e il bene".
E "ci fortifica, spesso riconosciamo il bene ma non siamo in grado di farlo". "Il discepolo sa di essere esposto alla tentazione, ma chiede aiuto con la preghiera". In proposito, Benedetto XVI ha ricordato che sant'Alfonso citava un comportamento di san Filippo Neri, che ogni mattina pregava: "Signore tenete le mani sopra Filippo, perché se no Filippo vi tradisce".
"Anche noi - ha sottolineato il Papa - consapevoli della nostra debolezza dobbamo chiedere aiuto a Dio con umiltà, considerando la ricchezza della sua misericordia". Sant'Alfonso diceva "noi siamo poveri, ma se noi siamo poveri, Dio è ricco", volendo dire di "non avere timore di procurarci da Dio quella forza che non abbiamo".
Sant'Alfonso, la conclusione del Papa "ci ricorda che il rapporto con Dio è essnziale nella nostra vita, senza di esso manca la relazione fondamentale" che "illumina e rende sicuro e sereno il nostro cammino, anche in mezzo alle difficoltà".
13/01/2013
16/10/2016 11:21