Papa: no alla sospensione per 5 anni del Cammino neocatecumenale in Giappone
Benedetto XVI ha radunato i vescovi giapponesi e alti rappresentanti della Curia per favorire il dialogo con i membri del Cammino. Tensioni reciproche di “troppo annuncio” e “troppo dialogo”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Cammino neocatecumenale potrà continuare la sua missione in Giappone. Un incontro di Benedetto XVI con alcuni alti rappresentanti della Curia e con cinque vescovi giapponesi ha portato alla cancellazione della sospensione per 5 anni, voluta dalla conferenza episcopale del Sol Levante.
Membri del Cammino e fonti vaticane hanno confermato ad AsiaNews che la Conferenza episcopale giapponese aveva chiesto in una lettera al Vaticano la sospensione dell’opera del cammino per almeno cinque anni.
Il 13 dicembre scorso il papa ha radunato cinque vescovi giapponesi insieme al card. Stanislaw Rilko, presidente del Pontificio consiglio per i laici e al card. Ivan Dias, prefetto di Propaganda Fide. Presenti anche il card. William Levada della Dottrina della fede e il card. Antonio Canizares, del Culto divino. “Nella riunione – dicono le fonti vaticane - si è convenuto di non procedere con la sospensione e di incrementare il dialogo fra il Cammino e i vescovi, così che il loro stile sia più in consonanza con i pastori”.
Le tensioni fra il Cammino e molti vescovi giapponesi risalgono a diversi anni fa. I prelati affermano che lo stile con cui i membri del Cammino vivono in Giappone non si incultura nella cultura giapponese e non è compatibile con la Chiesa locale; hanno uno stile “settario” e le piccole comunità neocatecumenali creano “divisioni” nelle parrocchie, ecc..
Membri del Cammino fanno notare che la Chiesa giapponese sottolinea molto il dialogo con le culture e con le religioni, ma poco l’annuncio esplicito del cristianesimo.
Per sostenere di più l’evangelizzazione e l’annuncio, il Cammino aveva fondato un seminario Redemptoris Mater a Takamatsu. Nel 2009 la conferenza episcopale è riuscita ad allontanare il seminario, che è stato trasferito a Roma, insieme all’attuale rettore, mons. Peter Hirayama, vescovo emerito di Oita, grande estimatore del Cammino.
Al raduno è stato deciso che il dialogo fra vescovi giapponesi e Cammino avvenga con l’aiuto di un delegato che “ami il Cammino e rispetti i problemi dei vescovi”. Si è precisato anche ogni vescovo, darà consigli al Cammino di come procedere nella propria diocesi, evitando indicazioni generali della conferenza episcopale.
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