29/08/2012, 00.00
VATICANO
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Papa: la verità è verità e non ammette compromessi

Parlando all'udienza generale del martirio di san Giovanni Battista, Benedetto XVI dice che anche oggi, la vita cristiana "esige per così dire il martirio della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Lui a orientare il nostro pensiero e le nostre azioni". ll festoso incontro con 2.500 chierichetti francesi.

Castel Gandolfo (AsiaNews) - Non si può scendere a compromessi con la verità: "la verità è verità, non ci sono compromessi". E' il monito che Benedetto XVI trae dal martirio di san Giovanni Battista, che "proprio per amore della verità non scese a compromessi con i potenti e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio". Ancora il santo del giorno nella meditazione del Papa per l'udienza generale, svoltasi oggi prima nella piazza antistante il palazzo apostolico, essendo troppo piccolo il cortile interno per le oltre quattromila persone presenti, e per lasciare lo spazio interno alla turba festante di circa 2.500 ragazzi e ragazze partecipanti al pellegrinaggio nazionale dei chierichetti (ministranti) francesi.

Il martirio del Battista, mostra dunque che "non si può scendere a compromessi con l'amore a Cristo" e anche oggi, la vita cristiana "esige per così dire il martirio della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Lui a orientare il nostro pensiero e le nostre azioni". Ma questo "può avvenire nella nostra vita solo se è solido il rapporto con Dio", proprio come insegna la vita e il martirio di Giovanni Battista.

Per questo, "la preghiera non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche a quelle apostoliche ma è esattamente il contrario: solo se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, superare le infedeltà e testimoniarlo con coraggio". Il martirio di San Giovanni Battista, ha ribadito rivolgendosi ai fedeli polacchi, "ci fa prendere consapevolezza che la fede fondata sul legame con Dio rende l'uomo capace di essere fedele al bene e alla verità anche al costo dell'abnegazione e del sacrificio". Come Giovanni, ha aggiunto, "perseveriamo accanto a Dio nella preghiera, affinché nessun compromesso con il male e con la menzogna di questo mondo falsifichi la nostra vita".

Nel festoso incontro con i chierichetti francesi, infine, il Papa ha sottolineato come "il servizio" che essi svolgono "fedelmente vi permette di essere particolarmente vicini a Cristo Gesù nell'Eucaristia. Voi avete l'enorme privilegio di essere vicini all'altare, vicini al Signore". "Abbiate coscienza dell'importanza di questo servizio per la Chiesa e per voi stessi. Sia per voi l'occasione di far crescere un'amicizia, una relazione personale con Gesù. Non abbiate paura di trasmettere con entusiasmo attorno a voi la gioia che voi ricevete dalla sua presenza! La vostra vita tutta intera risplenda di felicita' per questa prossimita' con il Signore Gesù".

 

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