Papa: in Cambogia una Chiesa che rinasce dopo "le tenebre"
Città del Vaticano (AsiaNews) - Testimoniare l'amore di Gesù e il valore universale della Buona novella in quella Cambogia che, quando è caduta "nelle tenebre" ha visto la luminosa testimonianza della fede e del coraggio di tanti pastori e fedeli "molti dei quali hanno trovato la morte".
E' un messaggio di incoraggiamento e speranza quello che Benedetto XVI ha indirizzato ai cristiani cambogiani in occasione del Congresso nazionale della Chiesa cambogiana sul tema "Il Vaticano II e la Chiesa", che si è aperto a Phnom Penh il 5 gennaio. Oggi, la chiusura del convegno - cui oltre ai delegati eletti dalle tre circoscrizioni ecclesiastiche era invitata tutta la popolazione cattolica - è stata caratterizzata da due grandi eventi: la pubblicazione in cambogiano dei testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa cattolica e la trasmissione di un video-messaggio di Benedetto XVI.
"In questo Anno della fede - vi ha detto tra l'altro il Papa - vi invito a tenere il vostro sguardo fisso sulla persona di Gesù Cristo, che è all'origine e alla fine della nostra fede e a riaffermare che egli è la Buona novella per il mondo di oggi. E' in lui che trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato la nostra storia. Così, ricordandomi del periodo di sconvolgimenti he hanno fatto precipitare il vostro Paese nelle tenebre, vorrei sottolineare come la fede, il coraggio e la perseveranza dei vostri pastori e di tanti dei vostri fratelli cristiani, molti dei quali hanno trovato la morte, è una nobile testimonianza resa la verità del Vangelo".
"E questa testimonianza è divenuta una forza spirituale inestimabile per ricostruire la comunità ecclesiale nel vostro Paese". Ne sono "lieto segno", nelle parole di Benedetto XVI "i numerosi battesimi di adulti.
AI cattolici cambogiani, infine, il Papa rivolge l'esortazione a essere "fermento" della società, "testimoniando la carità del Cristo verso tutti, costruendo legami di fraternità con le persone di altre tradizione religiose e camminando sulla strada della giustizia e della misericordia".