13/09/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: impariamo da Maria a testimoniare la nostra fede, pronti a pagare di persona

Gesù è ’ venuto a mostrarci la via che porta alla vita e che è l’amore. Se uno dice di avere fede, ma non ama i fratelli, non è un vero credente. Maria chieda per noi il dono del coraggio, affinché in ogni situazione testimoniamo che la croce di Cristo non è per noi motivo di scandalo, ma di vanto
Castel Gandolfo (AsiaNews) – Impariamo da Maria a “testimoniare la nostra fede con una vita di umile servizio, pronti a pagare di persona per rimanere fedeli al Vangelo della carità e della verità, certi che nulla va perso di quanto facciamo”. E’ l’esortazione che Benedetto XVI ha rivolto oggi alle 4mila persone presenti nel cortile interno del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo per la recita l’Angelus.
 
Prendendo spunto dal Vangelo di oggi, il Papa ha detto che “la Parola di Dio ci interpella con due questioni cruciali che riassumerei così: ‘Chi è per te Gesù di Nazaret?’. E poi: ‘La tua fede si traduce in opere oppure no?’”.
 
“Gesù – ha commentato - non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, la via che conduce alla vita. Questa via è l’amore, che è l’espressione della vera fede. Se uno ama il prossimo con cuore puro e generoso, vuol dire che conosce veramente Dio. Se invece uno dice di avere fede, ma non ama i fratelli, non è un vero credente. Dio non abita in lui. Lo afferma chiaramente san Giacomo nella seconda lettura della Messa di questa Domenica: ‘Se non è seguita dalle opere, [la fede] in se stessa è morta’ (Gc 2,17). A questo proposito, mi piace citare uno scritto di san Giovanni Crisostomo, uno dei grandi Padri della Chiesa, che il calendario liturgico ci invita oggi a ricordare. Proprio commentando il passo citato della Lettera di Giacomo egli scrive: ‘Uno può anche avere una retta fede nel Padre e nel Figlio, così come nello Spirito Santo, ma se non ha una retta vita, la sua fede non gli servirà per la salvezza. Quando dunque leggi nel Vangelo: ‘Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio’ (Gv 17,3), non pensare che questo verso basti a salvarci: sono necessari una vita e un comportamento purissimi’ (cit. in J.A. Cramer, Catenae graecorum Patrum in N.T., vol. VIII: In Epist. Cath. et Apoc., Oxford 1844)”.
 
Benedetto XVI ha poi ricordato che martedì celebreremo la Madonna Addolorata. “La Vergine Maria, che credette alla Parola del Signore, non perse la sua fede in Dio quando vide il suo Figlio respinto, oltraggiato e messo in croce. Rimase piuttosto accanto a Gesù, soffrendo e pregando, fino alla fine. E vide l’alba radiosa della sua Risurrezione. Impariamo da Lei a testimoniare la nostra fede con una vita di umile servizio, pronti a pagare di persona per rimanere fedeli al Vangelo della carità e della verità, certi che nulla va perso di quanto facciamo”. “Maria – ha detto infine rivolgendosi ai fedeli polacchi - chieda per noi il dono del coraggio, affinché in ogni situazione testimoniamo che la croce di Cristo non è per noi motivo di scandalo, ma di vanto”.
 
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