Papa: il dialogo tra ebrei, cristiani e musulmani “necessità vitale” del nostro tempo
Città del Vaticano (AsiaNews) - Il dialogo interreligioso ed interculturale oggi “non è un’opzione, ma una necessità vitale del nostro tempo” e per portarlo avanti ebrei, cristiani e musulmani sono chiamati ad un “lavoro della ragione”, per scrutare il mistero di Dio ed offrirne i risultati a tutti gli uomini del nostro tempo. Ricevendo oggi i delegati della “Foundation for Interreligious and Intercultural Research and Dialogue”, della quale egli stesso è uno dei fondatori, Benedetto XVI è tornato a sottolineare l’esigenza che gli uomini delle religioni monoteiste affrontino con la ragione il mistero di Dio
Ai membri della delegazione, guidata dal principe Hassan di Giordania, il Papa ha sottolineato l’importanza del primo progetto portato a compimento dalla Fondazione: la pubblicazione in lingua originale ed in ordine cronologico dei tre libri sacri delle religioni monoteiste, per “offrire un contributo specifico e positivo al dialogo tra le culture e tra le religioni”,
Benedetto XVI, ha poi ricordato che lo scopo della Fondazione è “cercare il messaggio più essenziale e più autentico che le tre religioni possono rivolgere al mondo del XXI secolo”, per dare un forte impulso al dialogo interreligioso ed interculturale, attraverso la ricerca comune e attraverso la messa in luce e la diffusione di ciò che, nei rispettivi patrimoni spirituali, contribuisce a rinforzare i legami fraterni tra le comunità di credenti”.
“Siamo invitati – ha proseguito – ad impegnarci in un lavoro della ragione, per il quale, con voi, formulo tutti i miei voti, per scrutare il mistero di Dio alla luce delle nostre tradizioni religiose e delle nostre rispettive saggezze, per discernerne i valori atti ad illuminare gli uomini e le donne di tutti i popoli, quali che siano a loro cultura e la loro religione”.
Il Papa ha poi sottolineato che il “dialogo è oggi più necessario che mai: un dialogo vero, rispettoso delle differenze, coraggioso, paziente e perseverante, che trova la sua forza nella preghiera e che si nutre della speranza che è in tutti coloro che credono in Dio e confidano in Lui”.