Papa: il Signore benedica e la Madonna custodisca il nobile popolo cinese
Città del Vaticano (AsiaNews) - Un canto alla Madonna in cinese ha concluso oggi la messa celebrata nella Casa santa Marta da papa Francesco che, al termine della preghiera dei fedeli ha anche invitato a pregare "Per il nobile popolo cinese: che il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca". L'odierna Giornata di preghiera per la Cina, istituita da Benedetto XVI nel 2007, è stata anche oggetto di un tweet del Papa, sull'account @Pontifex in nove lingue: "Nella festa di Maria Ausiliatrice, mi unisco ai cattolici in Cina che si affidano alla protezione di N.S. di Sheshan e prego per loro". E alla celebrazione, insieme con i dipendenti del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali guidati da mons. Claudio Maria Celli, hanno partecipato anche mons. Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, e un gruppo di sacerdoti, religiose, seminaristi e laici cinesi.
E anche se il Papa, all'omelia, non ha fatto alcun espresso riferimento alla vita della Chiesa in Cina, si può certo vedere un pensiero che la riguarda in quel "sopportare con pazienza e vincere con amore le oppressioni esterne ed interne", del quale Francesco ha parlato.
Nel giorno che la Chiesa dedica a Maria Ausiliatrice, il Papa ha detto che "sopportare con pazienza e vincere con amore" sono "grazie proprie di un cristiano". "Sopportare con pazienza non è facile!". "Non è facile, quando vengono le difficoltà da fuori, o quando vengono i problemi nel cuore, nell'anima, i problemi interni". Ma, sopportare non è "portare addosso una difficoltà". "Sopportare è prendere la difficoltà e portarla su, con forza, perché la difficoltà non ci abbassi. Portare su con forza: questa è una virtù cristiana. San Paolo ne parla parecchie volte. Sopportare. Questo significa non lasciarci vincere dalla difficoltà. Questo significa che il cristiano ha la forza di non abbassare le braccia, di averle così. Portare, ma su: sopportare. E non è facile, perché lo scoraggiamento viene, e uno ha la voglia di abbassare le braccia e dire: 'Mah, avanti, facciamo quello che possiamo ma niente di più', un po' così ...'. Ma no, sopportare è una grazia. Dobbiamo chiederla, nelle difficoltà".
L'altra grazia è "vincere con amore". "Si può vincere per tante strade, ma la grazia che noi chiediamo oggi è la grazia della vittoria con l'amore, per mezzo dell'amore. E questo non è facile. Quando noi abbiamo nemici fuori che ci fanno soffrire tanto: non è facile, vincere con l'amore. Ci viene la voglia di vendicarci, di fare un'altra contro di lui ... L'amore: quella mitezza che Gesù ci ha insegnato. E quella è la vittoria! L'apostolo Giovanni ci dice, nella prima Lettera: 'Questa è la nostra vittoria: la nostra fede'. La nostra fede è proprio questo credere in Gesù che ci ha insegnato l'amore e ci ha insegnato ad amare a tutti. E la prova che noi siamo nell'amore è quando noi preghiamo per i nostri nemici".
Pregare per i nemici, per quelli che ci fanno soffrire "non è facile". Ma siamo "cristiani sconfitti" se non perdoniamo i nemici e se non preghiamo per loro. E "quanti cristiani tristi, scoraggiati, troviamo" perché "non hanno avuto questa grazia di sopportare con pazienza e vincere con amore". "Per questo, chiediamo alla Madonna che ci dia questa grazia di sopportare con pazienza e vincere con amore. Quante persone - tanti anziani e anziane - hanno fatto questa strada! Ed è bello guardarli: hanno quello sguardo bello, quella felicità serena. Non parlano tanto, ma hanno un cuore paziente e pieno d'amore. Sanno cosa è il perdono ai nemici, sanno cosa è pregare per i nemici. Tanti cristiani sono così".
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