Papa: il Battesimo, con Gesù per collaborare nella Chiesa a trasformare il mondo
Francesco a cercare la data del proprio battesimo e festeggiare il “secondo compleanno”, quello “alla rinascita”. Battezzare i bambini perché con il Battesimo “entra in quel bambino lo Spirito santo” che fa crescere in lui “le virtù cristiane che poi fioriranno”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Battesimo, primo dei sacramenti, “è la porta che permette a Cristo Signore di prendere dimora nella nostra persona e a noi di immergerci nel suo Mistero”, e di vivere uniti a Lui, “per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo”. Concluso il ciclo di catechesi sulla messa, papa Francesco ha dedicato al battesimo la sua meditazione per l’udienza generale.
Alle 25mila persone presenti in piazza san Pietro, Francesco è anche tornato a dare “un compito a casa”: cercare di conoscere la data del proprio battesimo per festeggiare il “secondo compleanno”, il “compleanno della rinascita”.
Con il battesimo, infatti, “la Pasqua di Cristo, con la sua carica di novità, ci raggiunge” per trasformarci a sua immagine: “i battezzati sono di Gesù Cristo, è Lui il Signore della loro esistenza”. Di qui la raccomandazione di battezzare i bambini perché con il Battesimo “entra in quel bambino lo Spirito santo” che fa crescere in lui “le virtù cristiane che poi fioriranno”.
“Il verbo greco ‘battezzare’ – ha detto Francesco - significa ‘immergere’ (cfr CCC, 1214). Il bagno con l’acqua è un rito comune a varie credenze per esprimere il passaggio da una condizione a un’altra, segno di purificazione per un nuovo inizio. Ma per noi cristiani non deve sfuggire che se è il corpo ad essere immerso nell’acqua, è l’anima ad essere immersa in Cristo per ricevere il perdono dal peccato e risplendere di luce divina (cfr Tertulliano, Sulla risurrezione dei morti, VIII, 3: CCL 2, 931; PL 2, 806). In virtù dello Spirito Santo, il Battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio, dominato dal peccato che divide da Dio, e facendo nascere l’uomo nuovo, ricreato in Gesù. In Lui, tutti i figli di Adamo sono chiamati a vita nuova”.
“Ricordiamo le ultime parole del Risorto agli Apostoli; sono un mandato preciso: «Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). Attraverso il lavacro battesimale, chi crede in Cristo viene immerso nella vita stessa della Trinità. Non è infatti un’acqua qualsiasi quella del Battesimo, ma l’acqua su cui è invocato lo Spirito che «dà la vita» (Credo). Pensiamo a ciò che Gesù disse a Nicodemo per spiegargli la nascita alla vita divina: «Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito» (Gv 3,5-6). Perciò il Battesimo è chiamato anche ‘rigenerazione’: crediamo che Dio ci ha salvati «per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito» (Tt 3,5)”.
“Immergendoci in Cristo, il Battesimo ci rende anche membra del suo Corpo, non siamo isolati, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo (cfr CCC 1213). La vitalità che scaturisce dal fonte battesimale è illustrata da queste parole di Gesù: «Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto» (cfr Gv 15,5). Una stessa vita, quella dello Spirito Santo, scorre dal Cristo ai battezzati, unendoli in un solo Corpo (cfr 1 Cor 12,13), crismato dalla santa unzione e alimentato alla mensa eucaristica. Il Battesimo permette a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a Lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo. Ricevuto una sola volta, il lavacro battesimale illumina tutta la nostra vita, guidando i nostri passi fino alla Gerusalemme del Cielo. C’è un prima e un dopo il Battesimo. Il Sacramento suppone un cammino di fede, che chiamiamo catecumenato, evidente quando è un adulto a chiedere il Battesimo. Ma anche i bambini, fin dall’antichità, sono battezzati nella fede dei genitori (cfr Rito del Battesimo dei bambini, Introduzione, 2)” .
“Nessuno merita il Battesimo, che è sempre dono gratuito per tutti, adulti e neonati. Ma come accade per un seme pieno di vita, questo dono attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede. Le promesse battesimali che ogni anno rinnoviamo nella Veglia Pasquale devono essere ravvivate ogni giorno affinché il Battesimo ‘cristifichi’ chi lo ha ricevuto, va cristificato, lo assomigli a Cristo, rendendolo davvero un altro Cristo”.