Papa: i media promuovano ciò che è buono e vero e denuncino il falso
In un discorso al Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali Benedetto XVI sottolinea la responsabilità dei media nella formazione delle persone e nel sostegno alla famiglia.
Città del Vaticano (AsiaNews) Evangelizzare e portare il proprio contributo a "tutto ciò che è buono e vero, specialmente in merito all'esistenza umana e sociale" e al tempo stesso "denunciare ciò che è falso, specialmente di ciò che erode la costruzione di una società civile degna del rispetto per le persone umane", sono per Benedetto XVI i compiti fondamentali dei mezzi di comunicazione sociale. I media hanno infatti "un enorme potere" nell'"informare gli individui e nel formare i loro pensieri" e per questo, devono essere "promotori della pace". Ed anche chi "possiede o lavora" nella "industria dei media" ha il compito di promuovere "il bene comune", che "non sia mai sacrificato alla ricerca del profitto personale o a una agenda ideologica che non tiene conto dell'utilità pubblica".
Benedetto XVI ha evidenziato così alcuni dei problemi legati ai mezzi della comunicazione sociale nel discorso che ha rivolto ai partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, ricevuti questa mattina nella Sala Clementina in Vaticano.
Nel suo discorso il Papa, che non ha fatto alcun cenno all'attesa riforma della struttura delle comunicazioni sociali della Santa Sede, ha sottolineato la necessità di prestare una "particolare attenzione" alle "necessità urgenti del sostegno e dell'appoggio alla vita famigliare e al matrimonio, fondamento di ogni cultura e società". E "in collaborazione con i genitori, le comunicazioni sociali e le industrie di intrattenimento possono aiutare nelle difficoltà, ma soddisfacendo alla sublime vocazione di allevare i figli, presentando modelli edificanti della vita umana e dell'amore".