Papa: dal 12 dicembre i suoi tweet, risponderà a domande sulla fede
Città del Vaticano (AsiaNews) - Benedetto XVI lancerà i suoi primi tweet il 12 dicembre, saranno pubblicati in occasione dell'udienza generale del mercoledì, ma in seguito potrebbero avere una frequenza maggiore, risponderanno alle domande indirizzategli su questioni relative alla vita di fede. Le domande possono essere inviate fino al 12 dicembre a #askpontifex, in inglese, spagnolo, italiano, portoghese, tedesco, polacco, arabo e francese. L'account ufficiale di Benedetto XVI è: @pontifex.
Sono queste le informazioni fondamentali della nuova iniziativa presa da Benedetto XVI, "espressione concreta della sua convinzione che la Chiesa deve essere presente nel mondo digitale", come egli stesso ha più volte affermato anche nei messaggi per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Gli "holy tweet", come sono stati immediatamente chiamati, sono stati illustrati questa mattina in Vaticano nel corso di una affollatissima conferenza stampa.
"La presenza del Papa su Twitter - si legge in proposito in una nota diffusa per l'occasione - può essere vista come la punta di quell'iceberg che è la presenza della Chiesa nel mondo dei nuovi media. La Chiesa è già presente in maniera abbondante in questo ambiente - esista una vasta gamma di iniziative, dai siti internet ufficiali di varie istituzioni e comunità, ai siti personali, blogs e micro-blogs di personalità del mondo ecclesiale e di singoli credenti. La presenza del Papa su Twitter è in definitiva un appoggio agli sforzi di questi pionieri di assicurare che la buona notizia di Gesù Cristo e l'insegnamento della sua Chiesa possano permeare quel luogo pubblico di scambio e di dialogo che è stato creato dai social media. La presenza del Papa vuole essere un incoraggiamento a tutte le istituzioni ecclesiali e ai credenti a porre attenzione nello sviluppare un profilo appropriato per sé e per le proprie convinzioni nel "continente digitale". I "tweets" del Papa saranno disponibili a credenti e non credenti per condividere, discutere e incoraggiare il dialogo. C'è da sperare che i brevi messaggi del Papa, e i messaggi più completi che essi cercheranno di portare in sé, sollevino domande per gente di differenti Paesi, lingue e culture. Queste domande potranno a loro volta essere affrontate dai credenti e dai responsabili delle Chiese locali, che si troveranno nella posizione migliore per misurarsi con esse e, ancor più importante, per essere vicini a coloro che si interrogano. "Nel complesso e variegato mondo della comunicazione emerge, comunque, l'attenzione di molti verso le domande ultime dell'esistenza umana: chi sono? che cosa posso sapere? che cosa devo fare? che cosa posso sperare? E' importante accogliere le persone che formulano questi interrogativi, aprendo la possibilità di un dialogo profondo" (Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012)".
"Parte della sfida per la Chiesa nel mondo dei nuovi media è stabilire una presenza ramificata, capillare, che possa effettivamente misurarsi con i dibattiti, le discussioni e i dialoghi che sono veicolati dai social media, che richiedono repliche dirette, personali e puntuali, di un tipo non facile da raggiungere da parte di istituzioni centralizzate. Per di più, una tale presenza ramificata o capillare riflette la verità della Chiesa come comunità di comunità, che è viva sia sul piano locale che su quello universale. La presenza del Papa su Twitter rappresenterà la sua voce come voce di unità e di guida per la Chiesa, ma costituirà anche un pressante invito a tutti i credenti ad esprimere le loro "voci", a coinvolgere i propri rispettivi "followers" e "amici" e a condividere con loro la speranza di un Vangelo che parla dell'incondizionato amore di Dio per ogni uomo e donna".
"In aggiunta all'impegno diretto con le domande, i dibattiti e le discussioni tra le persone che sono facilitate dai nuovi media, la Chiesa riconosce la loro importanza quale ambiente che permette di insegnare la verità che il Signore ha trasmesso alla sua Chiesa, e al tempo stesso di ascoltare gli altri, di apprendere ciò che sta loro a cuore e le loro preoccupazioni, di comprendere chi essi sono e cosa stanno cercando. "Là dove i messaggi e l'informazione sono abbondanti, il silenzio diventa essenziale per discernere ciò che è importante da ciò che è inutile o accessorio. Una profonda riflessione ci aiuta a scoprire la relazione esistente tra avvenimenti che a prima vista sembrano slegati tra loro, a valutare, ad analizzare i messaggi; e ciò fa sì che si possano condividere opinioni ponderate e pertinenti, dando vita ad un'autentica conoscenza condivisa" (Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012). È per questo motivo che si è deciso di lanciare il canale di Twitter del Papa secondo un formato di domanda e risposta. Questo lancio è anche un'indicazione dell'importanza che la Chiesa attribuisce all'ascolto ed è una prova della sua costante attenzione alle conversazioni, ai commenti e ai trend che esprimono in maniera così spontanea ed insistente preoccupazioni e speranze delle persone".
E' stato infine precisato che il Papa non "seguirà" nessuno e questo perché "naturalmente ci sarebbero candidati eccellenti, per esempio gli eminentissimi cardinali, ma poi ci si chiederebbe perché non gli arcivescovi e così via. E allora per adesso è meglio che non segue nessuno".
- I tweet saranno pubblicati in inglese, e nelle lingue seguenti:
Spagnolo |
@pontifex_es |
Italiano |
@pontifex_it |
Portoghese |
@pontifex_pt |
Tedesco |
@pontifex_de |
Polacco |
@pontifex_pl |
Arabo |
@pontifex_ar |
Francese |
@pontifex_fr |
- Altre lingue potrebbero essere aggiunte in seguito.
Per ulteriori informazioni, vedere http://blog.twitter.com/