30/04/2006, 00.00
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Papa: affida a Maria il mondo "segnato da non poche ombre"

Benedetto XVI, prima del Regina Caeli, riafferma la verità storica della Risurrezione, contro coloro che vogliono negarla "come in vario modo si è tentato di fare e si continua a fare". Benedetto XVI ha anche ricordato l'odierna beatificazione, a Ramapuram, nel Kerala, in India, di padre Augustine Kunjachan Thevarparampil, l'apostolo dei dalit.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Al'inizio del mese di maggio, dedicato a Maria, Benedetto XVI ha voluto affidarle "le necessità della Chiesa e del mondo intero, specialmente in questo momento segnato da non poche ombre". Nelle parole rivolte ad oltre 30mila persone presenti in Piazza San Pietro per la recita del Regina Caeli, che, ha ricordato, fino a Pentecoste si recita al posto dell'Angelus, il Papa ha anche ribadito la "verità" della Risurrezione, contro color che in passato, ma anche ora, la negano. "La risurrezione di Cristo – ha detto, in quello che alcuni anno voluto vedere come un indiretto riferimento anche al 'Codice da Vinci' - è il dato centrale del cristianesimo, verità fondamentale da riaffermare con vigore in ogni tempo, poiché negarla come in vario modo si è tentato di fare e si continua a fare o trasformarla in un avvenimento puramente spirituale, è vanificare la stessa nostra fede. "Se Cristo non è risuscitato - afferma san Paolo -, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede" (1 Cor15,14)".

"Nei giorni che seguirono la risurrezione del Signore – ha proseguito - gli Apostoli restarono raccolti tra loro, confortati dalla presenza di Maria, e dopo l'Ascensione perseverarono insieme a Lei in orante attesa della Pentecoste. La Madonna fu per loro madre e maestra, ruolo che continua a svolgere verso i cristiani di tutti i tempi. Ogni anno, nel tempo pasquale, riviviamo più intensamente questa esperienza e forse proprio per questo la tradizione popolare ha consacrato a Maria il mese di maggio, che normalmente cade tra la Pasqua e la Pentecoste. Questo mese, che iniziamo domani, ci è pertanto utile a riscoprire la funzione materna che Lei svolge nella nostra vita, affinché siamo sempre discepoli docili e testimoni coraggiosi del Signore risorto. A Maria affidiamo le necessità della Chiesa e del mondo intero, specialmente in questo momento segnato da non poche ombre. Invocando l'intercessione anche di San Giuseppe, che domani ricorderemo in modo particolare col pensiero al mondo del lavoro, a Lei ci rivolgiamo con la preghiera del Regina Caeli , preghiera che ci fa assaporare la gioia confortatrice della presenza di Cristo risorto".

Benedetto XVI ha anche ricordato l'odierna beatificazione, a Ramapuram, nel Kerala, in India, di padre Augustine Kunjachan Thevarparampil, l'apostolo dei dalit. Nel saluto in inglese, dopo la recita della preghiera mariana, rifacendosi ad uno degli impegni caratteristici del nuovo beato ha chiesto di pregare per la riconciliazione delle famiglie.

Ai polacchi, infine, ha rivolto un saluto nel quale ha ricordato l'ormai suo prossimo viaggio nel loro Paese.

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