05/03/2006, 00.00
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Papa: Quaresima, con Gesù nel deserto per combattere contro lo spirito del male

Benedetto XVI invita i cristiani a usare questo tempo per liberarsi dalla schiavitù della menzogna e a vivere la libertà nella verità. Da stasera fino a sabato parteciperà agli esercizi spirituali per la Curia romana. Un appuntamento coi giovani europei e africani per sabato 11 marzo.

Città del Vaticano (AsiaNews) - La Quaresima iniziata col Mercoledì delle Ceneri è "un tempo favorevole per un'attenta revisione di vita nel raccoglimento, nella preghiera e nella penitenza". Lo ha detto il papa oggi, nella sua riflessione prima dell'Angelus in piazza san Pietro, annunciando che da stasera lui e tutta la Curia romana parteciperanno agli esercizi spirituali fino a sabato 11 marzo. Il predicatore sarà il card. Marco Cé, Patriarca emerito di Venezia, e il tema sarà: "Camminando con Gesù verso la Pasqua guidati dall'Evangelista Marco". Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli di accompagnarlo con le preghiere ed ha assicurato a tutti da parte sua "un ricordo al Signore perché la Quaresima sia per tutti i cristiani un'occasione di conversione e di più coraggiosa spinta verso la santità".

Riprendendo il vangelo del giorno, che parla dei 40 giorni di Gesù nel deserto, "dove superò le tentazioni di satana (cfr Mc 1,12-13)", il papa ha esortato i cristiani a seguire "il loro Maestro e Signore…. per affrontare insieme con Lui 'il combattimento contro lo spirito del male'".  Il "deserto – ha detto - è una metafora assai eloquente della condizione umana". Il papa ha anche ricordato l'esperienza del popolo d'Israele che dopo la liberazione dall'Egitto ha attraversato per 40 anni il deserto. "Durante quel lungo viaggio", ha spiegato, "gli ebrei sperimentarono tutta la forza e l'insistenza del tentatore, che li spingeva a perdere la fiducia nel Signore e a tornare indietro; ma, al tempo stesso, grazie alla mediazione di Mosè, impararono ad ascoltare la voce di Dio, che li chiamava a diventare il suo popolo santo".

"Per realizzare appieno la vita nella libertà – ha aggiunto - occorre superare la prova che la stessa libertà comporta, cioè la tentazione. Solo liberata dalla schiavitù della menzogna e del peccato, la persona umana, grazie all'obbedienza della fede che la apre alla verità, trova il senso pieno della sua esistenza e raggiunge la pace, l'amore e la gioia".

Al momento dei saluti, Benedetto ha invitato i giovani a partecipare a un incontro di preghiera nel pomeriggio di sabato 11 marzo: "Sabato prossimo 11 marzo, alle ore 17, nell'Aula Paolo VI  - ha detto il papa - si terrà una veglia mariana organizzata dai giovani universitari di Roma. Ad essa parteciperanno, grazie ai collegamenti radio-televisivi, anche numerosi studenti di altri Paesi europei e dell'Africa. Sarà una propizia occasione per pregare la Vergine Santa perché il Vangelo apra nuove vie alla cooperazione tra i popoli dell'Europa e dell'Africa. Cari giovani, vi attendo numerosi!"

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