Papa: Preghiamo la Vergine Maria per favorire nei giovani la risposta alla chiamata di Dio
Genitori e sacerdoti sono “mediatori” nell’aiutare i giovani a scoprire la loro vocazione, soprattutto quella di totale consacrazione. Un saluto ai rappresentanti delle comunità migranti di Roma nella Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. L’appuntamento della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Benedetto XVI invita a pregare la Vergine Maria perché “tutti gli educatori” favoriscano “nei giovani, oltre alla crescita umana, la risposta alla chiamata di Dio”.
Nella sua riflessione prima della preghiera dell’Angelus con i pellegrini in piazza san Pietro, il papa ha esortato oggi “sacerdoti e genitori” ad essere consapevoli “dell’importanza del loro ruolo spirituale” come “mediatori” che aiutano “le persone chiamate a riconoscere la voce di Dio e a seguirla”.
Il pontefice si rifà alle letture della domenica (II del Tempo ordinario, B), che narra della vocazione del profeta Samuele e della chiamata dei primi discepoli (1 Sam 3, 3-10.19 e Giov 1,35-42).
“Alla luce di questi due testi – ha detto - vorrei sottolineare il ruolo decisivo della guida spirituale nel cammino di fede e, in particolare, nella risposta alla vocazione di speciale consacrazione per il servizio di Dio e del suo popolo. Già la stessa fede cristiana, di per sé, presuppone l’annuncio e la testimonianza: infatti essa consiste nell’adesione alla buona notizia che Gesù di Nazaret è morto e risorto, che è Dio. E così anche la chiamata a seguire Gesù più da vicino, rinunciando a formare una propria famiglia per dedicarsi alla grande famiglia della Chiesa, passa normalmente attraverso la testimonianza e la proposta di un ‘fratello maggiore’, di solito un sacerdote. Questo senza dimenticare il ruolo fondamentale dei genitori, che con la loro fede genuina e gioiosa e il loro amore coniugale mostrano ai figli che è bello ed è possibile costruire tutta la vita sull’amore di Dio”.
Dopo la preghiera mariana, Benedetto XVI ha ricordato che oggi si celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Milioni di persone – ha spiegato - sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace. Nel mio Messaggio per questa Giornata ho richiamato l’attenzione sul tema ‘Migrazioni e nuova evangelizzazione’, sottolineando che i migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo”.
Egli ha anche salutato i rappresentanti delle comunità migranti di Roma presenti in piazza San Pietro, insieme a decine di migliaia di persone.
Il papa ha poi sottolineato che dal 18 al 25 gennaio prossimi si celebra nelle Chiese la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Invito tutti – ha detto - a livello personale e comunitario, ad unirsi spiritualmente e, dove possibile, anche praticamente, per invocare da Dio il dono della piena unità tra i discepoli di Cristo”.
Foto: CPP
Nella sua riflessione prima della preghiera dell’Angelus con i pellegrini in piazza san Pietro, il papa ha esortato oggi “sacerdoti e genitori” ad essere consapevoli “dell’importanza del loro ruolo spirituale” come “mediatori” che aiutano “le persone chiamate a riconoscere la voce di Dio e a seguirla”.
Il pontefice si rifà alle letture della domenica (II del Tempo ordinario, B), che narra della vocazione del profeta Samuele e della chiamata dei primi discepoli (1 Sam 3, 3-10.19 e Giov 1,35-42).
“Alla luce di questi due testi – ha detto - vorrei sottolineare il ruolo decisivo della guida spirituale nel cammino di fede e, in particolare, nella risposta alla vocazione di speciale consacrazione per il servizio di Dio e del suo popolo. Già la stessa fede cristiana, di per sé, presuppone l’annuncio e la testimonianza: infatti essa consiste nell’adesione alla buona notizia che Gesù di Nazaret è morto e risorto, che è Dio. E così anche la chiamata a seguire Gesù più da vicino, rinunciando a formare una propria famiglia per dedicarsi alla grande famiglia della Chiesa, passa normalmente attraverso la testimonianza e la proposta di un ‘fratello maggiore’, di solito un sacerdote. Questo senza dimenticare il ruolo fondamentale dei genitori, che con la loro fede genuina e gioiosa e il loro amore coniugale mostrano ai figli che è bello ed è possibile costruire tutta la vita sull’amore di Dio”.
Dopo la preghiera mariana, Benedetto XVI ha ricordato che oggi si celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Milioni di persone – ha spiegato - sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace. Nel mio Messaggio per questa Giornata ho richiamato l’attenzione sul tema ‘Migrazioni e nuova evangelizzazione’, sottolineando che i migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo”.
Egli ha anche salutato i rappresentanti delle comunità migranti di Roma presenti in piazza San Pietro, insieme a decine di migliaia di persone.
Il papa ha poi sottolineato che dal 18 al 25 gennaio prossimi si celebra nelle Chiese la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Invito tutti – ha detto - a livello personale e comunitario, ad unirsi spiritualmente e, dove possibile, anche praticamente, per invocare da Dio il dono della piena unità tra i discepoli di Cristo”.
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