Papa: Pregate e viaggiate spiritualmente a Madrid per la Gmg
Nell’udienza generale a Castel Gandolfo Benedetto XVI ricorda che domani partirà per il grande raduno di giovani in Spagna. E esorta a trovare il tempo ogni giorno per “nutrire la vita spirituale e il contatto con Dio”.
Castel Gandolfo (AsiaNews) - Benedetto XVI ha chiesto oggi ai fedeli di unirsi ''spiritualmente'' e ''con la preghiera'' alla Giornata mondiale della gioventù in corso a Madrid e al suo viaggio nella capitale spagnola, che inizierà domani. Il papa ha definito la Gmg un ''importante evento ecclesiale''. ''Domani mi recherò a Madrid, dove avrò la gioia di incontrare numerosi giovani là convenuti per la XXVI Giornata mondiale della gioventù'', ha detto il papa salutando i pellegrini di lingua italiana al termine dell'udienza generale nel cortile interno della residenza di Castel Gandolfo. ''Vi chiedo di unirvi spiritualmente con la preghiera a questo importante evento ecclesiale'', ha aggiunto il pontefice, che ha anche ringraziato i fedeli per questa loro intenzione. Sarà la terza volta che papa Ratzinger partecipa a una Gmg: è già stato a quella di Colonia, nell'agosto del 2005, pochi mesi dopo essere stato eletto, e a quella di Sydney, nel luglio 2008.
Nella breve udienza estiva, Benedetto XVI ha esortato i fedeli a trovare momenti nella giornata in cui ''meditare'' i misteri della fede e ''riflettere'' su quanto il Signore ci dice nella vita di oggi. E questo anche in un tempo in cui ''siamo assorbiti da tante attività, impegni, preoccupazioni, problemi'', senza ''un momento per fermarsi a nutrire la vita spirituale e il contatto con Dio''. L’orazione mentale, ha ricordato il pontefice è un elemento cruciale ''nel cammino verso il Paradiso''. Benedetto XVI ha rievocato un verbo usato da Sant'Agostino e San Bonaventura, quello del ''ruminare'', per dire che ''i misteri di Dio vanno continuamente fatti risuonare in noi stessi'', perché ''diventino familiari'' e ''ci nutrano come cibo necessario per sostenerci''.
“Il paradiso è la nostra destinazione, noi tutti possiamo arrivare al paradiso: la questione è come'', ha sottolineato. Meditare ''vuol dire creare in noi una situazione di raccoglimento, di silenzio interiore, per riflettere, assimilare i misteri della nostra fede e ciò che Dio opera in noi, e non solo le cose che vanno e vengono''. Questa ''ruminazione'', ha spiegato Ratzinger, può essere fatta ''in vari modi''. ''Prendendo ad esempio un breve brano della Sacra Scrittura - ha elencato -, soprattutto i Vangeli, gli Atti degli apostoli, le Lettere degli apostoli. Oppure una pagina di un autore di spiritualità che ci avvicina e rende più presente la realtà di Dio al nostro oggi, magari anche facendosi consigliare dal confessore o dal direttore spirituale: leggere e riflettere su quanto si è letto, soffermandosi su di esso, cercando di comprendere che cosa dice a me, che cosa dice oggi, e aprire il nostro animo a quanto il Signore vuole dirci ed insegnarci''. ''Anche il santo Rosario è una preghiera di meditazione'', ha concluso.
Nella breve udienza estiva, Benedetto XVI ha esortato i fedeli a trovare momenti nella giornata in cui ''meditare'' i misteri della fede e ''riflettere'' su quanto il Signore ci dice nella vita di oggi. E questo anche in un tempo in cui ''siamo assorbiti da tante attività, impegni, preoccupazioni, problemi'', senza ''un momento per fermarsi a nutrire la vita spirituale e il contatto con Dio''. L’orazione mentale, ha ricordato il pontefice è un elemento cruciale ''nel cammino verso il Paradiso''. Benedetto XVI ha rievocato un verbo usato da Sant'Agostino e San Bonaventura, quello del ''ruminare'', per dire che ''i misteri di Dio vanno continuamente fatti risuonare in noi stessi'', perché ''diventino familiari'' e ''ci nutrano come cibo necessario per sostenerci''.
“Il paradiso è la nostra destinazione, noi tutti possiamo arrivare al paradiso: la questione è come'', ha sottolineato. Meditare ''vuol dire creare in noi una situazione di raccoglimento, di silenzio interiore, per riflettere, assimilare i misteri della nostra fede e ciò che Dio opera in noi, e non solo le cose che vanno e vengono''. Questa ''ruminazione'', ha spiegato Ratzinger, può essere fatta ''in vari modi''. ''Prendendo ad esempio un breve brano della Sacra Scrittura - ha elencato -, soprattutto i Vangeli, gli Atti degli apostoli, le Lettere degli apostoli. Oppure una pagina di un autore di spiritualità che ci avvicina e rende più presente la realtà di Dio al nostro oggi, magari anche facendosi consigliare dal confessore o dal direttore spirituale: leggere e riflettere su quanto si è letto, soffermandosi su di esso, cercando di comprendere che cosa dice a me, che cosa dice oggi, e aprire il nostro animo a quanto il Signore vuole dirci ed insegnarci''. ''Anche il santo Rosario è una preghiera di meditazione'', ha concluso.
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20/08/2011
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