Papa: Ora della Croce, ora dell'amore e della gloria
Via Crucis al Colosseo
Roma (AsiaNews) In una serata piovosa e fra alte misure di sicurezza a causa delle minacce terroristiche, ieri sera, alle ore 21.15, Giovanni Paolo II ha presieduto al Colosseo la Via Crucis, trasmessa in mondovisione. Quest'anno i testi delle meditazioni sono stati composti da Dom André Louf, monaco cistercense. Il Papa avrebbe dovuto portare la croce e camminare per l'ultima stazione, ma a causa della stanchezza e della tarda ora, è rimasto seduto, reggendo con forza la croce nelle mani.
Al termine della Via Crucis, il Papa ha rivolto alle migliaia di pellegrini un breve discorso:
"Venit hora! Era giunta l'ora! L'ora del Figlio dell'uomo.
Come ogni anno, percorriamo davanti al Colosseo romano la Via crucis di Cristo e partecipiamo a quell'ora in cui si è compiuta l'opera della Redenzione.
Venit hora crucis! "L'ora di passare da questo mondo al Padre" (Gv 13, 1). L'ora della straziante sofferenza del Figlio di Dio, una sofferenza che, a venti secoli di distanza, continua a commuoverci intimamente e ad interpellarci. Il Figlio di Dio è giunto a quest'ora (cfr Gv 12, 27) proprio per donare la vita a vantaggio dei fratelli. E' l'ora dell'offerta - l'ora della rivelazione dell'infinito amore.
Venit hora gloriae! "E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo" (Gv 12,23). Ecco l'ora in cui a noi, uomini e donne di ogni tempo, è stato fatto il dono dell'amore più forte della morte. Stiamo sotto la croce sulla quale è inchiodato il Figlio di Dio, affinché con il potere che il Padre gli ha dato sopra ogni essere umano Egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli sono stati affidati (cfr Gv 17,2).
Non è dunque doveroso in questa ora rendere gloria a Dio Padre "che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi" (Rm 8, 32)?
Non è tempo di glorificare il Figlio che "umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce" (Fil 2,7)?
Come non dare gloria allo Spirito di Colui che ha resuscitato Cristo dai morti ed ora abita in noi per dare la vita anche ai nostri corpi mortali (cfr Rm 8,11)?
Quest'ora del Figlio dell'uomo, che viviamo il Venerdì Santo, rimanga nella nostra mente e nei nostri cuori come l'ora dell'amore e della gloria.
Il mistero della Via crucis del Figlio di Dio sia per tutti fonte inesauribile di speranza. Ci conforti e ci fortifichi anche quando giungerà la nostra ora.
Venit hora redemptionis. Glorificemus Redemptorem! Amen."