Papa: "Non si possono servire due padroni: o si serve il Signore o si serve lo spirito del mondo"
Città del Vaticano (AsiaNews) - "Non si possono servire due padroni: o si serve il Signore o si serve lo spirito del mondo". Non si possono "mischiare", e quando siamo aperti allo Spirito del Signore, possiamo capire la "nuova legge che il Signore ci porta": le Beatitudini, di cui narra il Vangelo odierno, che papa Francesco ha commentato nel corso della messa celebrata nella Casa santa Marta.
Queste Beatitudini, ha spiegato il Papa, come riferisce la Radio Vaticana, "soltanto si capiscono se uno ha il cuore aperto, si capiscono dalla consolazione dello Spirito Santo", mentre "non si possono capire con l'intelligenza umana soltanto". "Sono i nuovi comandamenti. Ma se noi non abbiamo il cuore aperto allo Spirito Santo, sembreranno sciocchezze. 'Ma, guarda, essere poveri, essere miti, essere misericordiosi non sembra una cosa che ci porti al successo'. Se non abbiamo il cuore aperto e se non abbiamo gustato quella consolazione dello Spirito Santo, che è la salvezza, non si capisce questo. Questa è la legge per quelli che sono stati salvati e hanno aperto il loro cuore alla salvezza. Questa è la legge dei liberi, con quella libertà dello Spirito Santo".
Uno, ha aggiunto Francesco, "può regolare la sua vita, sistemarla su un elenco di comandamenti o procedimenti", un elenco "meramente umano". Ma questo "alla fine non ci porta alla salvezza", solo il cuore aperto ci porta alla salvezza. Tanti erano interessati a "esaminare" la "dottrina nuova e poi litigare con Gesù". E ciò accadeva perché "avevano il cuore chiuso nelle loro cose", "cose che Dio voleva cambiare". Perché, dunque, ci sono persone che "hanno il cuore chiuso alla salvezza?" Perché "abbiamo paura della salvezza. Abbiamo bisogno, ma abbiamo paura", perché quando viene il Signore "per salvarci dobbiamo dare tutto. E comanda Lui! E di questo abbiamo paura", perché "vogliamo comandare noi". E per capire "questi nuovi comandamenti", abbiamo bisogno della libertà che "nasce dallo Spirito Santo, che ci salva, che ci consola" e "dà la vita".
"La salvezza è questo: vivere nella consolazione dello Spirito Santo, non vivere nella consolazione dello spirito del mondo. No, quella non è salvezza, quello è peccato. La salvezza è andare avanti e aprire il cuore, perché venga questa consolazione dello Spirito Santo, che è la salvezza. Ma non si può negoziare un po' di qua e un po' di là? Fare un po' una macedonia, diciamo, no? Un po' di Spirito Santo, un po' di spirito del mondo... No! Una cosa o l'altra".
"Possiamo oggi chiedere al Signore la grazia di seguirlo, ma con questa libertà. Perché se noi vogliamo seguirlo con la nostra libertà umana soltanto, alla fine diventeremo ipocriti come quei farisei e sadducei, quelli che litigavano con Lui. L'ipocrisia è questo: non lasciare che lo Spirito cambi il cuore con la sua salvezza. La libertà dello Spirito, che ci dà lo Spirito, anche è una sorta di schiavitù, una 'schiavitù' al Signore che ci fa liberi, è un'altra libertà. Invece, la libertà nostra soltanto è una schiavitù, ma non al Signore, ma allo spirito del mondo. Chiediamo - ha concluso - la grazia di aprire il nostro cuore alla consolazione dello Spirito Santo, perché questa consolazione, che è la salvezza, ci faccia capire bene questi comandamenti. Così sia!"
08/11/2016 11:42