29/10/2006, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: Nel battesimo ogni cristiano ha "una connaturale vocazione missionaria"

Sui maxischermi in piazza San Pietro le parole in latino della preghiera dell'Angelus. Benedetto XVI annuncia che l'anno prossimo andrà a Loreto con i giovani italiani, anche in vista di Sydney 2008.

Città del Vaticano (AsiaNews) – In forza del Battesimo ricevuto, che nella Chiesa antica era anche chiamato significativamente "illuminazione", ogni cristiano ha "una connaturale vocazione missionaria". Nell'ultima domenica del mese missionario di ottobre, Benedetto XVI è tornato a parlare di missione prendendo spunto dall'episodio evangelico di Bartimeo, il cieco che, avendo chiesto e ottenuto di essere guarito, "a causa della sua fede", si fa discepolo.

In piazza San Pietro, in una giornata si  sole quasi estivo, per la prima volta sui maxischermi accesi c'è il testo, in latino, della preghiera dell'Angelus, per permettere ai fedeli di accompagnare le parole del Papa. Tra i 50mila fedeli, un grande arco giallo e blu con la scritta "Loreto", montato dai rappresenti dei giovani delegati delle varie regioni italiane riuniti in questi giorni a Roma per l'attuazione del progetto triennale della Chiesa italiana denominato "Agorà dei giovani". Salutandoli dopo la recita della preghiera mariana, Benedetto XVI ha pubblicamente annunciato la sua intenzione di recarsi, l'anno prossimo nella città sede di un famoso santuario mariano. "Cari amici – ha infatti detto loro - benedico il vostro cammino e vi attendo numerosi al grande incontro dei giovani italiani in programma per l'1 e 2 settembre 2007 a Loreto. Presso quell'amato Santuario mariano – ha aggiunto - vivremo insieme un momento di grazia, nella gioia della fede e nella prospettiva della missione, anche in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney nel 2008".

Particole curiosità ha suscitato la presenza, in piazza, la presenza di centinaia di motociclisti dell'Associazione motociclisti delle forze di polizia, che ha percorso rombando via della Conciliazione

Prima della recita dell'Angelus, affacciandosi dalla finestra del suo studio nel Palazzo apostolico vaticano, il Papa commentando l'episodio evangelico, ha sottolineato che "il momento decisivo è stato l'incontro personale, diretto, tra il Signore e quell'uomo sofferente. Si trovano l'uno di fronte all'altro: Dio con la sua volontà di guarire e l'uomo con il suo desiderio di essere guarito. Due libertà, due volontà convergenti: 'Che vuoi che io ti faccia?', gli chiede il Signore. 'Che io riabbia la vista!', risponde il cieco. 'Va', la tua fede ti ha salvato'. Con queste parole si compie il miracolo. Gioia di Dio, gioia dell'uomo. E Bartimeo, venuto alla luce - narra il Vangelo – 'prese a seguirlo per la strada': diventa cioè un suo discepolo e sale col Maestro a Gerusalemme, per partecipare con Lui al grande mistero della salvezza".

"Questo racconto – ha sottolineato poi il Papa - nell'essenzialità dei suoi passaggi, evoca l'itinerario del catecumeno verso il sacramento del Battesimo, che nella Chiesa antica era chiamato anche 'Illuminazione'. La fede è un cammino di illuminazione: parte dall'umiltà di riconoscersi bisognosi di salvezza e giunge all'incontro personale con Cristo, che chiama a seguirlo sulla via dell'amore. Su questo modello sono impostati nella Chiesa gli itinerari di iniziazione cristiana, che preparano ai sacramenti del Battesimo, della Confermazione (o Cresima) e dell'Eucaristia. Nei luoghi di antica evangelizzazione, dove è diffuso il Battesimo dei bambini, vengono proposte ai giovani e agli adulti esperienze di catechesi e di spiritualità che permettono di percorrere un cammino di riscoperta della fede in modo maturo e consapevole, per assumere poi un coerente impegno di testimonianza. Quanto è importante il lavoro che i Pastori e i catechisti compiono in questo campo! La riscoperta del valore del proprio Battesimo è alla base dell'impegno missionario di ogni cristiano, perché vediamo nel Vangelo che chi si lascia affascinare da Cristo non può fare a meno di testimoniare la gioia di seguire le sue orme. In questo mese di ottobre, particolarmente dedicato alla missione, comprendiamo ancor più che, proprio in forza del Battesimo, possediamo una connaturale vocazione missionaria".

"Invochiamo – ha concluso - l'intercessione della Vergine Maria, affinché si moltiplichino i missionari del Vangelo. Intimamente unito al Signore, possa ogni battezzato sentire di essere chiamato ad annunciare a tutti l'amore di Dio, con la testimonianza della propria vita".

Dopo l'Angelus, Benedetto XVI ha anche lanciato un appello "in favore di persone che, in diversi Paesi del mondo, sono vittime di sequestri. Mentre ribadisco la più ferma condanna di questo crimine, assicuro il mio ricordo nella preghiera per tutte le vittime e per i loro familiari e amici. In particolare, mi unisco al pressante appello recentemente rivoltomi dall'Arcivescovo e dalla comunità di Sassari in favore del Signor Giovanni Battista Pinna, rapito il 14 settembre scorso, perché sia presto restituito ai suoi cari".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: cresca nei cristiani la coscienza di essere tutti missionari
05/05/2007
A Loreto il papa proclama 3 beati dalle file dell'Azione cattolica
05/09/2004
Il Papa all'AC: portate nel mondo il fascino di Gesù
05/09/2004
Il Papa all'AC: siate fedeli alla missione che la Chiesa vi affida!
05/09/2004
Papa: Conservare sempre viva e attuale la memoria del proprio battesimo
13/01/2019


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”