Papa: In Maria “piena di grazia” Dio ci ha ridato la vita e la libertà
All’Angelus coi pellegrini in piazza san Pietro, Benedetto XVI spiega la festa dell’Immacolata Concezione. Il dogma è stato stabilito nel 1854, ma era creduto in una lunga tradizione dell’oriente e dell’occidente fin dal II secolo. Nel pomeriggio alle 16, appuntamento per un omaggio alla statua della Vergine in piazza di Spagna.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il “concepimento immacolato di Maria” significa che in lei “piena di grazia, Dio “ha voluto ridarci la vita e la libertà, perdute col peccato, mediante il suo Figlio Unigenito incarnato, morto e risorto”. Così, prima dell’Angelus in piazza san Pietro, Benedetto XVI ha spiegato il significato della solennità di oggi, l’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, che la Chiesa cattolica festeggia oggi e che le Chiese orientali celebrano domani. Il pontefice ha anche ricordato che nel pomeriggio si recherà in piazza di Spagna per offrire un omaggio alla statua della Madonna lì presente.
Il dogma dell’Immacolata Concezione – ha ricordato il papa - è stato definito nel 1854 dal beato papa Pio XI con la lettera “Ineffabilis Deus”, ma questa verità di fede è presente “fin dal II secolo in Oriente e in Occidente”. “La Chiesa – ha continuato - invoca e celebra la Vergine che, col suo ‘sì’, ha avvicinato il Cielo alla terra, diventando ‘generatrice di Dio e nutrice della nostra vita’”. A riprova, Benedetto XVI cita san Romano il Melode, san Sofronio di Gerusalemme, Beda il Venerabile e san Bernardo di Chiaravalle.
Citando poi una lettura della messa di oggi (Efesini 1,3-6;11-12), il papa ha affermato che “anche a noi è donata la ‘pienezza della grazia’ che dobbiamo far risplendere nella nostra vita”, e questo è avvenuto con il battesimo. “A tale proposito - ha aggiunto - santa Hildegarda di Bingen scrive: ‘La Chiesa è, dunque, la vergine madre di tutti i cristiani. Nella forza segreta dello Spirito Santo li concepisce e li dà alla luce, offrendoli a Dio in modo che siano anche chiamati figli di Dio’ (Scivias, visio III, 12: CCL Continuatio Mediævalis XLIII, 1978, 142).
Benedetto XVI ha concluso la sua riflessione ricordando l’appuntamento del pomeriggio in piazza di Spagna: “Cari amici, in attesa di compiere questo pomeriggio, com’è consuetudine, l’omaggio a Maria Immacolata in Piazza di Spagna, rivolgiamo ora la nostra fervida preghiera a Colei che intercede presso Dio, perché ci aiuti a celebrare con fede il Natale del Signore ormai vicino”.
Il dogma dell’Immacolata Concezione – ha ricordato il papa - è stato definito nel 1854 dal beato papa Pio XI con la lettera “Ineffabilis Deus”, ma questa verità di fede è presente “fin dal II secolo in Oriente e in Occidente”. “La Chiesa – ha continuato - invoca e celebra la Vergine che, col suo ‘sì’, ha avvicinato il Cielo alla terra, diventando ‘generatrice di Dio e nutrice della nostra vita’”. A riprova, Benedetto XVI cita san Romano il Melode, san Sofronio di Gerusalemme, Beda il Venerabile e san Bernardo di Chiaravalle.
Citando poi una lettura della messa di oggi (Efesini 1,3-6;11-12), il papa ha affermato che “anche a noi è donata la ‘pienezza della grazia’ che dobbiamo far risplendere nella nostra vita”, e questo è avvenuto con il battesimo. “A tale proposito - ha aggiunto - santa Hildegarda di Bingen scrive: ‘La Chiesa è, dunque, la vergine madre di tutti i cristiani. Nella forza segreta dello Spirito Santo li concepisce e li dà alla luce, offrendoli a Dio in modo che siano anche chiamati figli di Dio’ (Scivias, visio III, 12: CCL Continuatio Mediævalis XLIII, 1978, 142).
Benedetto XVI ha concluso la sua riflessione ricordando l’appuntamento del pomeriggio in piazza di Spagna: “Cari amici, in attesa di compiere questo pomeriggio, com’è consuetudine, l’omaggio a Maria Immacolata in Piazza di Spagna, rivolgiamo ora la nostra fervida preghiera a Colei che intercede presso Dio, perché ci aiuti a celebrare con fede il Natale del Signore ormai vicino”.
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