Papa: Giovanni Battista, primo “testimone” di Gesù e della verità senza compromessi
Città del Vaticano (AsiaNews) – Un Angelus tutto dedicato alla figura di Giovanni Battista, “testimone” di Gesù e della “verità senza compromessi”, quello proclamato oggi dal papa in piazza san Pietro, un modello per la Chiesa contemporanea, perché “sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti”.
Parlando a diverse decine di pellegrini – molti con ombrelli e ventagli per trovare refrigerio dal gran caldo – Benedetto XVI ha sottolineato il valore di Giovanni Battista, “la cui vita è tutta orientata a Cristo, come quella della madre di Lui, Maria”.
In effetti, fra tutti i santi, di cui si celebra il “dies natalis” (il giorno della morte, cioè della loro “nascita” al Cielo), del Battista e di Maria, si festeggia anche la loro nascita.
“Commemorare la sua nascita – ha spiegato il papa - significa in realtà celebrare Cristo, compimento delle promesse di tutti i profeti, dei quali il Battista è stato il più grande, chiamato a "preparare la via" davanti al Messia (cfr Mt 11,9-10)”.
Il pontefice ricorda che “tutti i Vangeli iniziano la narrazione della vita pubblica di Gesù con il racconto del suo battesimo nel fiume Giordano ad opera di Giovanni” e aggiunge: “Anche il mio libro Gesù di Nazaret prende le mosse dal battesimo di Gesù al Giordano, evento che ebbe enorme risonanza ai suoi tempi”.
L’occasione del battesimo di Gesù ad opera di Giovanni, permise a quest’ultimo di conoscere “la piena realtà di Gesù di Nazaret” e di “farlo ‘conoscere a Israele’ (Gv 1,31), indicandolo come Figlio di Dio e redentore dell’uomo: ‘Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo’ (Gv 1,29)”.
L’altro elemento importante nella vita del Battista è di aver reso “testimonianza alla verità senza compromessi”. E quasi leggendo come in filigrana le lotte che la Chiesa sostiene nel mondo per difendere la vita, la famiglia, la libertà religiosa, i diritti umani, Benedetto XVI aggiunge: “Denunciò le trasgressioni dei comandamenti di Dio, anche quando protagonisti ne erano i potenti. Così, quando accusò di adulterio Erode ed Erodiade, pagò con la vita, sigillando col martirio il suo servizio a Cristo, che è la Verità in persona. Invochiamo la sua intercessione, insieme con quella di Maria Santissima, perché anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti”.
Dopo la preghiera mariana, prima dei saluti in diverse lingue, il pontefice ha voluto ringraziare i fedeli italiani per la Giornata della carità del papa”, una raccolta speciale di offerte che viene fatta la domenica precedente alla festa dei santi Pietro e Paolo, che vanno a sostegno dell’impegno missionario e caritativo della Sede apostolica. Rivolgendosi a tutti i fedeli italiani, Benedetto XVI ha detto: “Vi sono vivamente grato per la preghiera e per il sostegno solidale con cui partecipate all’azione evangelizzatrice e caritativa del Successore di Pietro nel mondo intero”.
15/12/2016 16:15