Papa: "Famiglia, organismo vivente dove non deve mancare la parola di Dio"
Benedetto XVI ricorda il V Incontro mondiale delle famiglie e sottolinea l'importanza della rinascita della fede negli adulti, che possono così comunicarla alle nuove generazioni. Un appello per un serio e credibile impegno di pace in Terra Santa ed in Iraq e la benedizione al Summit interreligioso del Patriarcato di Mosca.
Città del Vaticano (AsiaNews) La famiglia, la trasmissione della fede ed il suo rinnovamento negli adulti, ma anche la Terra Santa, l'Iraq e l'incontro ecumenico di Mosca: sono questi i temi trattati da Benedetto XVI nel corso della preghiera mariana di oggi. Prima della recita dell'Angelus, il Papa ha voluto ricordare il V Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà la settimana prossima a Valencia, ed il "memorabile appello" lanciato da Giovanni Paolo II 25 anni nell'esortazione apostolica Familiaris Consortio: "Famiglia, diventa ciò che sei!".
Benedetto XVI ha poi comunicato il suo motto per la visita apostolica nella città spagnola: "Famiglia: vivi e trasmetti la fede", ispirato al tema dell'incontro, la trasmissione della fede nelle famiglie.
"In tante comunità oggi secolarizzate ha spiegato il Papa - la prima urgenza per i credenti in Cristo è proprio quella di rinnovare la fede degli adulti, affinché siano in grado di comunicarla alle nuove generazioni. D'altra parte, il cammino di iniziazione cristiana dei bambini e dei fanciulli può diventare utile occasione per i genitori per riavvicinarsi alla Chiesa ed approfondire sempre più la bellezza e la verità del Vangelo".
"La famiglia - ha sottolineato - è insomma un organismo vivente, nel quale si realizza una reciproca circolazione di doni. L'importante è che non manchi mai la Parola di Dio, che tiene viva la fiamma della fede. Con un gesto quanto mai significativo, durante il rito del Battesimo, il padre o il padrino accende una candela al grande Cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, e quindi, rivolgendosi ai familiari, il celebrante dice: "Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce"".
"Quel gesto dice Benedetto XVI - nel quale c'è tutto il senso della trasmissione della fede nella famiglia, per essere autentico, deve essere preceduto e accompagnato dall'impegno dei genitori di approfondire la conoscenza della propria fede, ravvivandone la fiamma con la preghiera e l'assidua pratica dei Sacramenti della Confessione e dell'Eucaristia".
Subito dopo la preghiera mariana, il Papa ha detto di "seguire con crescente preoccupazione gli avvenimenti in Iraq e Terra Santa" ed ha spiegato che "di fronte, da una parte, alla cieca violenza che fa stragi atroci e, dall'altra, alla minaccia dell'aggravamento della crisi fattasi da qualche giorno ancor più drammatica c'è bisogno di giustizia, di serio e credibile impegno di pace: che, purtroppo, non si vedono".
Una preghiera ed una benedizione sono state rivolte anche al Summit dei Leader religiosi, organizzato a Mosca dal 3 al 5 luglio dal Consiglio Interreligioso della Russia. Per la Chiesa cattolica, partecipa una delegazione su invito del Patriarca di Mosca.
"Desidero far giungere a Sua Santità Alessio II ed a tutti i Partecipanti il mio saluto cordiale"dice il Papa, che spiega come "la significativa riunione di tanti esponenti delle religioni del mondo sta ad indicare il comune desiderio di promuovere il dialogo fra le civiltà e la ricerca di un ordine mondiale più giusto e pacifico. Auspico che, grazie al sincero impegno di tutti, si possano trovare ambiti di effettiva collaborazione, nel rispetto e nella comprensione reciproca, per far fronte alle sfide attuali. Per i cristiani, si tratta di imparare a conoscersi sempre più profondamente e a stimarsi a vicenda, alla luce della dignità dell'uomo e del suo eterno destino".