Papa: Donne, siate libere, difendendo la vita e l'invisibile
Nella "prairie" di Lourdes, per la messa papale, c'è una folla immensa, valutata in circa trecentomila persone, nella quale sembra immergersi la bianca tovaglia di altare che per 500 metri sembra partire tra le mani del Papa per andare tra i fedeli.
La folla prega per la pace, come già ieri sera, ma come tutto ciò che è legato a Lourdes, il punto centrale è il personale rapporto con Dio, attraverso Maria. Lo ricorda il Papa, prima della recita dell'Angelus, al termine della messa. "Dalla roccia di Massabielle, la Vergine Santa venne incontro a Bernadette rivelandosi come Colei che è ricolma della grazia di Dio, e le domandò penitenza e preghiera. Le indicò una sorgente di acqua, e le chiese di bere. Quell'acqua che sgorga sempre fresca è diventata uno dei simboli di Lourdes: simbolo della vita nuova, che Cristo dona a quanti si convertono a lui. Sì, il Cristianesimo è sorgente di vita, e Maria è la prima custode di questa fonte. A tutti la indica chiedendo di rinunciare all'orgoglio, di farsi umili, per attingere dalla misericordia del suo Figlio e collaborare così all'avvento della civiltà dell'amore".
Di qui gli appelli di Giovanni Paolo II, apparso in discrete condizioni, ai giovani, alle donne, a tutti gli uomini. "Da questa grotta di Massabielle la Vergine parla anche a noi, cristiani del terzo millennio. Mettiamoci in ascolto! Ascoltate innanzitutto voi, giovani, che cercate una risposta capace di dare senso alla vostra vita. Qui la potete trovare. E' una risposta esigente, ma è la sola pienamente appagante. In essa sta il segreto della gioia vera e della pace. Da questa grotta parte uno speciale appello anche per voi, donne. Apparendo nella grotta, Maria ha affidato il suo messaggio ad una ragazza, quasi a sottolineare la particolare missione che spetta alla donna in questo nostro tempo, tentato dal materialismo e dalla secolarizzazione: essere nella società di oggi testimone di quei valori essenziali che si vedono solo con gli occhi del cuore. A voi, donne, il compito di essere sentinelle dell'Invisibile! A tutti voi, fratelli e sorelle, lancio un pressante appello perché facciate tutto ciò che è in vostro potere affinché la vita, tutta la vita, sia rispettata dal concepimento sino alla sua fine naturale. La vita è un dono sacro, di cui nessuno può farsi padrone". Impressionante la reazione dei fedeli a quest'ultima frase di Giovanni Paolo II, che è stato più volte interrotto dagli applausi, ai quali ha risposto ripetendo e quindi sottolineando la necessità di rispettare la vita.
"La Vergine di Lourdes ha aggiunto poi il Papa - ha infine un messaggio per tutti. Eccolo: siate donne e uomini liberi! Ma ricordate: la libertà umana è una libertà ferita dal peccato. Ha bisogno essa stessa di essere liberata. Cristo ne è il liberatore". E "noi sappiamo di poter contare per questo su Colei che, non avendo mai ceduto al peccato, è la sola creatura perfettamente libera. A Lei vi affido. Camminate con Maria sulle strade della piena realizzazione della vostra umanità!".
Esempio di umanità quei giovani che il Papa ringrazia per l'aiuto che danno ai malati che vengono a Lourdes. Due di loro, ala preghiera dei fedeli, pregano "Per colore sono affetti da handicap" e
"Per gli ospedalieri affinché sappiano imitare tuo figlio". Particolarmente significative anche le preghiere "Per i feriti della vita, perché trovino un orecchio disposto ad ascoltarli ed un braccio per sostenerli", "Per la Francia e l'Europa, perché i popoli si ricordino delle proprie radici cristiane" e, infine, "Per la pace, che essa trovi donne e uomini coraggiosi che la facciano regnare nei tempi".