23/10/2024, 11.03
VATICANO
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Papa all'udienza: matrimonio sia un 'noi' con lo Spirito Santo

Da piazza San Pietro il dolore per i conflitti nel mondo e le loro statistiche di morte, compresa la "cifra spaventosa" degli investimenti per le armi. Su Giovanni Paolo II la cui memoria si celebrava ieri: "Era il papa delle famiglie". Gli sposi oggi al centro della catechesi sullo Spirito Santo: "Coppia umana realizzazione della comunione d’amore che è la Trinità".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Una “cifra che deve spaventarci”. Con queste parole papa Francesco ha concluso questa mattina l’udienza generale in San Pietro, invitando a guardare come cartina tornasole del mondo odierno, con le sue guerre e sofferenze che imperversano senza sosta, agli investimenti più redditizi e storicamente solidi “nelle fabbriche di armi”, che conducono a “guadagnare con la morte”. Una montagna di soldi che nel suo ultimo rapporto il Sipri di Stoccolma ha stimato per il 2023 in 2443 miliardi di dollari a livello globale, una cifra mai toccata nel mondo e con un incremento del 6,8% rispetto all'anno precedente. “La guerra non perdona. La guerra è una sconfitta dall’inizio. Preghiamo il Signore per la pace. Che ci dia pace a tutti. A tutti noi”, ha commentato il pontefice rivolgendosi ai fedeli di lingua italiana. 

“Fratelli e sorelle, preghiamo per la pace. Oggi, presto al mattino, ho ricevuto le statistiche dei morti in Ucraina. È terribile”, ha affermato Bergoglio che non ha citato il dato, ma il Wall Street Journal lo scorso mese aveva stimato in oltre un milione il numero di persone morte e ferite dopo due anni e mezzo dall’inizio dell’invasione russa. “E non dimentichiamo il Myanmar - ha aggiunto ancora il pontefice -. Non dimentichiamo la Palestina, che sta soffrendo attacchi inumani. Non dimentichiamo Israele”, e “tutte le nazioni che sono in guerra”, per le quali si anela la pace.

All’azione dello Spirito Santo nella famiglia Papa Francesco ha dedicato la catechesi letta in apertura di udienza. Continuando il ciclo di riflessioni sullo Spirito Santo nella Chiesa, Bergoglio, a partire dalla lettura di riferimento (1 Gv 4,7-8), ha condiviso qualche “briciola della dottrina dello Spirito Santo sviluppatasi nella tradizione latina”, di cui è primo artefice Sant’Agostino, il quale parte della “rivelazione” che “Dio è amore” (1 Gv 4, 8). “L’amore suppone uno che ama, uno che è amato e l’amore stesso che li unisce”, ha aggiunto. “Il Dio dei cristiani dunque è un Dio unico, ma non solitario; la sua è una unità di comunione e d’amore”. Da queste premesse la catechesi si è dedicata alla famiglia, in particolare al sacramento del matrimonio cristiano, in quanto “la coppia umana è perciò la prima e più elementare realizzazione della comunione d’amore che è la Trinità”, chiamata a “formare una prima persona plurale”, come è lo Spirito Santo, comunemente associato alla “terza persona”.

“Stare l’uno davanti all’altro come un io e un tu, e stare di fronte al resto del mondo, compresi i figli, come un noi”: questa dovrebbe essere l’espressione dell’unione familiare. “Quanto bisogno hanno i figli di questa unità - papà e mamma insieme - unità dei genitori e quanto soffrono quando essa viene meno!”, ha aggiunto il vescovo di Roma. Una “vocazione” che si può impersonare con il “sostegno di Colui che è il Dono, anzi il donarsi per eccellenza. Dove entra lo Spirito Santo la capacità di donarsi rinasce”. “Nessuno dice che tale unità sia un traguardo facile, meno che meno nel mondo d’oggi”. Con lo Spirito Santo è però possibile rinnovare il miracolo che fece Gesù a Cana: “cambiare l’acqua dell’abitudine in una nuova gioia di stare insieme”. “Tra moglie e marito non mettere il dito, dice un proverbio italiano. C’è invece un dito da mettere tra moglie e marito, ed è proprio il dito di Dio, cioè lo Spirito Santo!”, ha concluso il Santo Padre.

Rivolgendosi ai fedeli e pellegrini di lingua polacca, infine, papa Francesco ha ricordato san Giovanni Paolo II, del quale ieri si celebrava la memoria. “Egli è stato, come ho detto in occasione della sua canonizzazione, il papa delle famiglie”, ha affermato. “Ricordava costantemente a voi polacchi che la forza della famiglia deve venire da Dio. Chiediamo la forza dello Spirito Santo per tutte le famiglie, affinché possa rivivere in loro la capacità di donarsi e la gioia di stare insieme”. Mentre agli sposi novelli presenti numerosi in piazza San Pietro ha detto: “Sappiate essere missionari del Vangelo dappertutto, offrendo il sostegno spirituale della preghiera e il vostro concreto aiuto a quanti faticano per portarlo a chi ancora non lo conosce”. 

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