Papa ai nuovi cardinali: Missione secondo la logica di Cristo, non quella del mondo
Città del Vaticano (AsiaNews) - La missione dei nuovi cardinali "nella Chiesa e nel mondo" deve rispondere alla logica di Cristo, "non a quella del mondo"; deve essere "illuminata dalla fede e animata dalla carità che provengono a noi dalla Croce gloriosa del Signore". È questo l'invito che Benedetto XVI ha rivolto ai 22 nuovi cardinali che egli ha creato oggi in un Concistoro pubblico tenutosi nella basilica vaticana. Fra i nuovi porporati vi sono importanti personalità della Curia romana (fra cui Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli); vescovi di sedi metropolitane e personalità che si sono distinte per il loro servizio alla Chiesa, come il p. Julien Ries, grande studioso del sacro e delle religioni, dell'università di Lovanio. Nell'elenco risaltano due vescovi asiatici: John Tong, vescovo di Hong Kong e George Alencherry, arcivescovo maggiore di Ernakulam (Kerala, India). (Per la lista completa dei nuovi cardinali vedi qui).
Prima di procedere all'imposizione della berretta rossa, alla consegna dell'anello e all'assegnazione del titolo con cui ogni cardinale viene legato alla Chiesa di Roma, il pontefice ha commentato il brano evangelico (Mc 10, 32-45) proclamato durante la cerimonia. In esso i discepoli Giacomo e Giovanni domandano a Gesù di poter sedere a destra e a sinistra del Suo trono.
"Giacomo e Giovanni - ha detto il papa - con la loro richiesta mostrano di non comprendere la logica di vita che Gesù testimonia, quella logica che - secondo il Maestro - deve caratterizzare il discepolo, nel suo spirito e nelle sue azioni. E la logica errata non abita solo nei due figli di Zebedeo perché, secondo l'evangelista, contagia anche «gli altri dieci» apostoli che «cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni» (v. 41). Si indignano, perché non è facile entrare nella logica del Vangelo e lasciare quella del potere e della gloria".
"Dominio e servizio, egoismo e altruismo, possesso e dono, interesse e gratuità: queste logiche profondamente contrastanti si confrontano in ogni tempo e in ogni luogo. Non c'è alcun dubbio sulla strada scelta da Gesù: Egli non si limita a indicarla con le parole ai discepoli di allora e di oggi, ma la vive nella sua stessa carne. Spiega infatti: «Anche il Figlio dell'uomo non è venuto a farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto di molti» (v. 45)".
La missione dei cardinali deve essere legata al pontefice e alla Chiesa nel mondo, e modellata su quella di Cristo: "Egli riceve il potere e la gloria solo in quanto «servo»; ma è servo in quanto accoglie su di sé il destino di dolore e di peccato di tutta l'umanità. Il suo servizio si attua nella fedeltà totale e nella responsabilità piena verso gli uomini. Per questo la libera accettazione della sua morte violenta diventa il prezzo di liberazione per molti, diventa l'inizio e il fondamento della redenzione di ciascun uomo e dell'intero genere umano".
Per questo, "ai nuovi Cardinali è affidato il servizio dell'amore: amore per Dio, amore per la sua Chiesa, amore per i fratelli con una dedizione assoluta e incondizionata, fino all'effusione del sangue, se necessario, come recita la formula di imposizione della berretta e come indica il colore rosso degli abiti indossati".
Prima della conclusione del Concistoro, Benedetto XVI ha promulgato la canonizzazione di sette beati, la cui causa è stata presentata dal card. Antonio Amato, prefetto per la Congregazione delle cause dei santi. Fra questi vi è un filippino, Pedro Calungsod, un catechista laico, morto martire nel 1672.
06/01/2012
19/02/2012
04/01/2023 12:59