14/07/2024, 13.38
VATICANO
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Papa, domenica del Mare: pregare per i marittimi e per chi si prende cura di loro

Nella domenica, seconda di luglio, in cui nel mondo si ricorda l'impegno della pastorale marittima, Francesco ha chiesto di pregare per chi "si prende cura" dei lavoratori nel settore. Ricordate le popolazioni oppresse dalla guerra: "La beata Vergine del monte Carmelo doni conforto". La Sala stampa vatciana sull'attentato a Trump: "Ferita alla democrazia, preghiamo perché non prevalgano le ragioni dei violenti".  

Città del Vaticano (AsiaNews) - “Nella domenica del Mare preghiamo per coloro che lavorano nel settore marittimo, e per chi si prende cura di loro”. Così Papa Francesco nell’intervento successivo all’Angelus recitato oggi, seconda domenica di luglio, ha ricordato la giornata che tutte le comunità cattoliche del mondo commemorano, volgendo l’attenzione al lavoro dei marittimi, come i volontari della Stella Maris. La ricorrenza, nata in Inghilterra nel 1975 su iniziativa dell’Apostolato del mare della Chiesa Cattolica, quest’anno in Italia viene celebrata nella città di Ravenna, a pochi chilometri dal mar Adriatico. Nel messaggio del card. Michael Czerny SJ, diffuso per l’occasione, si legge: “è meraviglioso quando i volontari, i cappellani […] che si impegnano nella pastorale marittima, difendono la dignità e i diritti dei marittimi”. 

Il pontefice ha poi proseguito ricordando le popolazioni oppresse “dall’orrore della guerra”. “Per favore non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar”, è stata la richiesta. “La madre di Dio che dopodomani celebreremo come Beata Vergine del monte Carmelo, doni conforto e ottenga la pace stata la richiesta”. Ricordando uno dei luoghi biblici più significativi della Terra Santa, piegata non da ultimo dalle violenze incominciate lo scorso ottobre. Prima di questo questo appello il Santo Padre ha indirizzato a quanti presenti in San Pietro per l’occasione - numerose le bandiere di nazioni quali Brasile, Polonia, Ucraina e Argentina presenti in una piazza assolata e gremita - diversi saluti particolari. “Saluto le suore della sacra famiglia di Nazareth, che celebrano il capitolo generale”, ha detto. Ma anche “il consiglio di giovani del Mediterraneo, che si richiamano al messaggio del venerabile Giorgio La Pira”. Come pure i “fedeli polacchi radunati al santuario della madonna nera di Czestochowa”.

Il papa non ha fatto direttamente riferimento all'attentato di questa notte contro Donald Trump, durante il quale l'ex presidente degli Stati Uniti in corsa per la rielezione è stato ferito mentre una delle persone che assistevano al comizio è rimasta uccisa. La reazione vaticana è stata affidata alla Sala stampa della Santa Sede che in una nota riferisce che questo episodio di violenza "ferisce le persone e la democrazia, provocando sofferenza e morte". E assieme ai vescovi statunitensi, chiude la breve nota, la Santa Sede prega "per l’America, per le vittime e per la pace nel Paese, perché non prevalgano mai le ragioni dei violenti”.

Nel commento al Vangelo del giorno (Mc 6,7-13) che ha preceduto la recita della preghiera mariana, papa Francesco, a partire dal brano che narra dell’invito di Gesù rivolto ai discepoli di andare “a due a due”, prendendo per il viaggio “nient’altro che un bastone”, si è soffermato sul concetto di sobrietà. “Il Vangelo non si annuncia da soli, no, si annuncia insieme, come comunità, per questo è importante saper custodire la sobrietà”, ha affermato. Così diviene indispensabile condividere le risorse, “per essere liberi. Il superfluo ti fa schiavo”, ha continuato. Uno stile di vita che aiuta a “vivere in modo dignitoso e a contribuire attivamente alla missione”. 

Ma non si tratta di una sobrietà solamente di cose materiali. “Essere sobri nei pensieri e nei sentimenti, abbandonando i preconcetti e le rigidità”, ha aggiunto. Se in una comunità si riesce a condividere ciò che si ha a disposizione, in un modo che tutti rinuncino a qualcosa, “questo è già un annuncio missionario, prima e più ancora delle parole, perché incarna la bellezza del messaggio di Gesù nella concretezza della vita”. Così si cream ambiente  “ricco d’amore, in cui è più facile aprirsi alla fede e alla novità del Vangelo, e da cui si riparte migliori, più sereni”. Se si opera all’opposto di queste azioni, “se prevalgono l’individualismo, l’invidia”, ne risente la qualità della vita e delle relazioni. “Cari fratelli e sorelle, comunione e sobrietà sono valori importanti per la nostra vita cristiana - comunione, armonia fra noi e sobrietà - e per il nostro apostolato”, ha aggiunto il Pontefice. 

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