Palazzi reali nazionalizzati; i maoisti premono per abolire la Corona
di Kalpit Parajuli
Le autorità confiscano 7 palazzi reali, tra cui la dimora di re Gyanedra, il Narayanhity di Kathmandu. Il sovrano potrà continuare a risiedervi “fino alla prossima decisione del governo”. Tra gli edifici, 3 sono patrimonio Unesco.
Kathmandu (AsiaNews) – Il governo nepalese continua a portare avanti la sua politica contro la centenaria dinastia reale Shah allo scopo di raggiungere prima o poi la totale abolizione della monarchia. L’ultima iniziativa risale alla settimana scorsa: dopo una riunione del Consiglio dei ministri, è stata decisa la confisca e la nazionalizzazione di 7 palazzi reali, tra cui quello di Narayanhity, nella capitale Kathmandu, attuale dimora di re Gyanedra Birbikram Shahadev.
“Re Gyanendra, insieme alla famiglia, potrà continuare a risiedere nel palazzo fino alla prossima decisione del governo”, ha annunciato il ministro dell’Informazione e le Comunicazioni, Krishna Bahadur Mahara. Nel caso Kathmandu decidesse per la soppressione della corona a favore dell’assetto repubblicano, Gyanendra è già stato informato che potrà mantenere solo le proprietà precedenti la salita al trono.
È la prima volta che le autorità decidono la nazionalizzazione di proprietà e palazzi reali. Krishna Bahadur Mahara, anche portavoce del governo, ha reso noto che il palazzo Narayanhity sarà utilizzato dalle autorità, mentre gli altri 6 edifici saranno gestiti dal Dipartimento di archeologia. Si tratta del Hanumandhoka Palace di Kathmandu, il Palazzo Patan nel distretto di Lalitpur; il Bhaktapur Palace, 15 km a sud della capitale; il Gorkha Palace, ovest di Kathmandu; il Lamjung Palace ed il Nuwakot Palace, a nord. Il Patan, l’Hanumandhoka e il Gorkha sono patrimonio mondiale Unesco.
I maoisti, ora al governo insieme a una coalizione di altri partiti, hanno iniziato nel 1996 una rivolta contro il sovrano e adesso che sono al potere lavorano per una totale abolizione della monarchia.
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