Pakistan: a saldo di un debito, contadino obbligato a dare in sposa le figlie di un anno
La polizia del Sindh ha arrestato due latifondisti che hanno costretto un bracciante a cedere le due figlie, di uno e due anni, come risarcimento di un debito di 330 euro.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) La polizia della provincia meridionale del Sindh ha arrestato due latifondisti pakistani che avevano obbligato un bracciante a vendere come spose le sue due figlie di uno e due anni a saldo di un debito. Lo hanno confermato fonti della polizia locale.
Gli agenti hanno arrestato Ali Nawaz Rind e Mohammad Ramazan Rind il 17 luglio scorso, dopo che questi avevano convocato a Sanghar una jirga [Consiglio degli anziani del villaggio ndr] per ordinare a Bhongar Khoso, contadino del luogo, di dare in sposa Moora, un anno, e Marvi, due anni, ai figli ancora minorenni di Nawaz.
"Abbiamo compiuto quello che viene definito un arresto preventivo dice Ajmal Magsi, ufficiale di polizia dopo che avevamo saputo di questa jirga". Magsi ha spiegato che il debito del contadino, pari a 25mila rupie [circa 330 euro ndr], non era stato ripagato in tempo: come "risarcimento", i due latifondisti hanno convinto il Consiglio degli anziani a praticare il sang-chati, pratica che prevede la cessione delle donne a fronte di un torto.
Il sang-chati è illegale nel Paese, ma ancora in uso nelle zone rurali dove sopravvivono costumi feudali di tipo tribale. La scorsa settimana la polizia ha aperto un'inchiesta contro 13 persone fra cui un deputato dell'opposizione per aver tenuto una jirga che si è conclusa con la cessione di cinque bambine come ricompensa per un duplice omicidio.
17/06/2021 12:31