Pakistan, minoranze contro il Codice da Vinci "blasfemo e diabolico"
Il governo pakistano "dovrebbe fare esattamente come nel caso delle vignette su Maometto: bando totale di un'opera che insulta la divinità di Cristo e la verità delle Sacre Scritture, nuclei del cristianesimo".
Islamabad (AsiaNews) Le minoranze religiose del Pakistan "condannano con forza" il "Codice da Vinci, opera blasfema e diabolica", e chiedono al governo "il bando immediato della pellicola dalle sale del Paese e il boicottaggio totale". La dichiarazione è stata rilasciata da Shahbaz Bhatti, presidente dell'All Pakistan Minorities Alliance (Apma), durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi, 24 maggio, nella capitale.
"L'opera di Dan Brown ha spiegato il presidente attacca la nostra fede, che si basa sulla divinità di Cristo, e la verità contenuta nelle Sacre Scritture. Essa minaccia inoltre l'integrità della Chiesa cattolica ed i valori che sono il nucleo stesso della cristianità". Parlando ad AsiaNews, Bhatti ha poi annunciato "una protesta su tutto il territorio nazionale" in caso di proiezione della pellicola.
"Il film ha aggiunto è pieno di calunnie, offese, errori storici e teologici riguardo a Gesù, il Vangelo e la Chiesa. E' basato su presupposti falsi, senza alcuna base, non realistici e vergognosi". "La blasfemia rappresentata da questa opera continua offende i cristiani di tutto il mondo: non permetteremo che si insulti nostro Signore con la scusa della libertà di espressione".
Bhatti chiede al segretario generale delle Nazioni Unite di "condannare questo atto di blasfemia e di fermare quelle persone che giocano con i sentimenti religiosi della popolazione coperti dalle libertà di pensiero", dato che "sotto questa coperta, essi non fanno altro che insultare cose che sono sacre".
"Il governo pakistano conclude dovrebbe condannare in forma ufficiale questa blasfemia e proibire che essa venga proiettata nei cinema, nei canali televisivi satellitari e sui siti internet, esattamente come ha fatto per le vignette blasfeme sul profeta Maometto".
05/06/2006