Pakistan, le ceneri delle chiese incendiate non verranno rimosse per 40 giorni
Il periodo simboleggia il tradizionale lutto pakistano. Leader cristiani chiedono la collaborazione degli ulema per "costruire un'armonia fra le fedi".
Sangla Hill (AsiaNews) Le ceneri prodotte dalla distruzione delle chiese cristiane di Sangla Hill "non verranno spazzate né pulite per 40 giorni". P. Samson Dilawar, parroco della chiesa cattolica distrutta da una folla di musulmani il 12 novembre, ha comunicato la decisione presa dalla Commissione per l'Azione locale di Sangla Hill. I 40 giorni sono il periodo di lutto che normalmente viene osservato in Pakistan.
La stessa Commissione ha poi rifiutato di collaborare all'inchiesta sull'attacco aperta dal giudice distrettuale di Nankana. La comunità chiede che l'inchiesta venga lanciata da un giudice dell'Alta corte - non da uno provinciale - così come promesso da Parvez Elahi, primo ministro del Punjab, durante la sua visita del 16 novembre.
Le reazioni all'attacco sono molte e provengono da tutte le confessioni cristiane. L'arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana, ha chiesto il 23 novembre al presidente Musharraf di "rivedere l'ingiusta legge sulla blasfemia", presunta causa degli attacchi.
Il vescovo Alexander John Malik, moderatore della chiesa del Pakistan, ha chiesto agli ulema [leader religiosi islamici ndr] pakistani di "andare avanti" nel costruire un'armonia fra le fedi e condannare la violenza in nome della religione.
La Commissione nazionale "Giustizia e Pace" della Conferenza episcopale del Pakistan ha invitato le organizzazioni coinvolte dagli attacchi a riunirsi il 4 dicembre a Lahore per decidere insieme una risposta all'intolleranza religiosa.