Pakistan, l'aiuto dei più poveri per le vittime del terremoto
I cattolici delle zone più disagiate della diocesi di Faisalabad hanno portato oggi "cibo, trapunte ed un poco di denaro" a mons. Coutts, vescovo e direttore nazionale della Caritas. Per il presule "un esempio magnifico di come si possa essere generosi".
Faisalabad (AsiaNews) E' "commovente, ammirevole e molto utile" l'aiuto che gli abitanti cristiani dei sobborghi più poveri del Pakistan hanno offerto ai terremotati del Kashmir. Così mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad e direttore nazionale della Caritas pakistana, commenta ad AsiaNews la "processione" che ha visto sfilare oggi nella cattedrale dei ss. Pietro e Paolo.
I fedeli delle zone più disagiate della diocesi, appartenenti a diverse parrocchie, hanno donato cibo e trapunte per i loro connazionali vittime della scossa dell'8 ottobre. "Hanno donato anche del denaro dice il presule in un esempio magnifico di come le persone povere possano essere generose, anche con il poco che hanno".
Faisalabad è la seconda diocesi del Paese con circa 150 mila cattolici: "Parrocchie, scuole, gruppi giovanili, Ong ed ordini religiosi racconta mons. Coutts hanno risposto con grande entusiasmo e generosità al nostro appello per raccogliere fondi e beni utili ai terremotati".
Sono all'opera anche le religiose delle Missionarie della Carità, l'ordine fondato dalla Beata Teresa di Calcutta. "Le sorelle - continua il prelato - si occupano dei feriti all'Holy Family Hospital di Rawalpindi e dalla scorsa settimana si sono aggiunte altre 3 suore al loro gruppo di lavoro".
Le Domenicane del convento di Santa Maria di Sahiwal 400 chilometri a sud-ovest di Faisalabad hanno raccolto un carico di beni di varia natura e "mi hanno chiesto di ridistribuirlo. Questo perché lo Human Development Net, un'organizzazione cattolica, ha lanciato una raccolta di tutto il possibile: ora c'è in una sala della cattedrale che sembra un deposito".
In questo modo i donatori sanno che ciò che hanno donato verrà distribuito "il più velocemente possibile a chi ne ha veramente bisogno".