Pakistan, la proiezione del primo film cattolico "momento storico per il Paese"
Il progetto è nato grazie agli sforzi di un sacerdote diocesano di Karachi, che lavora con "fratelli e sorelle musulmane" alla creazione di una televisione ed una radio cattoliche permanenti.
Karachi (AsiaNews) La proiezione del primo film cattolico pakistano "è un momento storico, non solo per l'arcidiocesi di Karachi, ma per l'intero Pakistan: inoltre, apre un nuovo capitolo nella nostra storia". L'arcivescovo di Karachi, mons. Evaristo Pinto, ha definito così il lancio del film televisivo Muhjza [Miracolo ndr] in un discorso ai 450 ospiti della "prima" del film, che si è tenuta nei locali della parrocchia di S. Paolo a Mehmudabad, zona di Karachi.
"Lo scopo di Muhjza è quello di evangelizzare tramite i media ha aggiunto e questo è il primo tentativo di questo genere, non solo in questa diocesi, ma in tutto il Paese. Devo dire che sono rimasto impressionato dalla professionalità dimostrata da coloro che lo hanno creato". "Il messaggio che il film vuole trasmettere è semplice ma profondo, ed in alcuni momenti riesce veramente a toccare i sentimenti di chi lo guarda. Sono sicuro che sarà un successo".
Il film dura circa 40 minuti. La storia parla di due genitori cattolici che hanno problemi con i figli: tramite la preghiera e il digiuno riescono ad aprire un canale di dialogo con i due ragazzi e risolvono la situazione. Alcune televisioni private hanno mostrato interesse per il prodotto, che sarà trasmesso "più avanti".
Il progetto è stato realizzato da padre Arthur Charles, sacerdote diocesano di Karachi, che dice: "Con questo primo passo, ci sentiamo più vicini a realizzare il sogno di una televisione ed una radio cattoliche permanenti. Ho già dato un nome al mio sogno: Good News Television e Radio FM 777. Ci stiamo lavorando, anche se ovviamente i tempi sono lunghi. L'unica cosa sicura è che non sarà un canale solo per i cattolici: deve essere per tutti".
"Vogliamo spiega fornire una piattaforma che possa contenere il messaggio di Cristo, per tutti, ma che possa anche essere uno strumento per l'armonia interreligiosa". Al progetto lavorano infatti anche "i nostri fratelli e sorelle musulmani, che ci spingono ad andare avanti".
04/06/2016 11:26