Pakistan, la Corte suprema ordina l'arresto del Premier
Islamabad (AsiaNews/ Agenzie) - La Corte suprema del Pakistan ordina l'arresto per il Premier Raja Pervez Ashraf e altre 15 persone per fatti di corruzione risalenti al 2010. Per Fawad Chaudrhry, consigliere del Primo ministro, l'ordine emesso il provvedimento è incostituzionale. La mossa della Corte giunge proprio durante le manifestazioni anti-corruzione guidate da Tahirul Qadri, leader religioso sunnita canadese di origini pakistane, che chiede la formazione di un governo ad interim con la presenza dei militari fino alle prossime elezioni.
Ashraf avrebbe accettato bustarelle nel 2010, quando era ministro per l'acqua e l'energia. Emersa nei mesi scorsi la notizia ha scosso l'opinione pubblica, ma fino ad ora era stata esclusa l'ipotesi di una sua immediata sospensione dalla carica di Premier. Molti analisti temono la mossa della Corte che starebbe sfruttando le manifestazioni di Qadri per posporre la data delle elezioni di maggio, aiutando i militari a riprendere il potere.
Figura di spicco del Pakistan People's Party (Ppp), Ashraf è stato due volte ministro dalla salita al potere del Ppp nel 2008. Nel giugno 2012 ha assunto la carica di Primo ministro dopo la condanna di Yousf Raza Gilani per "oltraggio ai giudici", per non aver ordinato la riapertura di un fascicolo di indagine a carico del presidente Asif Ali Zardari, da tempo indagato per un presunto giro di corruzione.