Pakistan, invito alla reciprocità del rispetto dei valori religiosi
Al "Seminario per la pace" organizzato dal vescovo di Faisalabad "ferma condanna delle vignette su Maometto", ma anche un invito alla comunità musulmana, "affinché condanni a sua volta i roghi delle croci durante le proteste".
Faisalabad (AsiaNews) "Condanna unanime" e "rispetto per i sentimenti religiosi dei nostri fratelli musulmani", ma anche un invito alla comunità intera, che "non deve cadere nella trappola della politicizzazione delle proteste" e "deve condannare a sua volta gli episodi di violenza anti-cristiana".
Sono questi i temi principali che hanno caratterizzato il "Seminario sulla pace", organizzato dal vescovo di Faisalabad per "cercare una soluzione al problema delle vignette su Maometto". "Condanniamo le vignette blasfeme sul profeta Maometto ha detto davanti ad oltre 50 religiosi musulmani e cristiani il vescovo della diocesi, mons. Joseph Coutts che colpiscono nei loro sentimenti religiosi i nostri fratelli musulmani, che devono però incanalare le loro proteste in maniera pacifica, per trasmette il giusto sentimento di dolore".
"Non ho una soluzione pronta per il problema ha aggiunto il presule ma so che dovremmo pensarci insieme e non permettere che questa rabbia venga politicizzata, come qualcuno sta cercando di fare".
"Il defunto papa Giovanni Paolo II ha sottolineato ha più volte posto l'accento sull'importanza dell'armonia interreligiosa ed ha dimostrato con i fatti il suo messaggio. Benedetto XVI continua sulla stessa via: ha condannato sin dal primo giorno la pubblicazione delle vignette e, con la sua prima enciclica, ci ha ricordato che l'amore di Dio e l'amore reciproco sono l'unica strada verso la pace". "Nell'attuale situazione ha concluso mons. Coutts dobbiamo mostrare amore e rispetto reciproco, ma dobbiamo farlo con atti pratici".
Padre Khalid Rashid, prete della diocesi, ha ribadito nel suo intervento "la ferma condanna di questo episodio da parte della comunità cristiana", ma si è augurato che "i nostri fratelli musulmani condannino a loro volta l'attacco contro le chiese di Sukkur" e "le proteste violente in cui la folla brucia le croci".