Pakistan, il Consiglio islamico "pronto a rivedere" le ordinanze Hudood
Faisalabad (AsiaNews) Il Consiglio dell'ideologia islamica (Cii) - corpo governativo formato da religiosi e deputati musulmani responsabili della produzione di leggi in accordo con l'Islam - è pronto a rivedere le ordinanze islamiche Hudood, molto criticate per non rispettare i diritti delle donne.
Lo ha dichiarato il presidente, Khalid Masud, che ha detto: "La mia organizzazione è pronta a rivedere la struttura base delle ordinanze Hudood per creare una legislazione migliore, alla luce dei rapporti presentati dalle Commissioni d'inchiesta sulla situazione della donna presiedute rispettivamente dagli ex giudici Nasir Aslam Zahid - rapporto pubblicato nel 1997 - e Madida Rizvi - rapporto pubblicato nel 2000 - e da Women's Aid, la Ong di Muttahida Majlis-e-Amal". "Siamo pronti a rivederne la struttura ha specificato - perché è necessario cambiarla". Masud ha aggiunto che il Consiglio produrrà delle raccomandazioni riguardo le ordinanze, ma "ogni cambiamento della legislazione è di competenza parlamentare".
La dichiarazione è stata accolta con gioia dalle organizzazioni per i diritti umani e delle donne che da anni combattono contro le ingiustizie compiute con l'ausilio legale delle ordinanze.
Le ordinanze islamiche Hudood sono state approvate nel 1979, sotto la giunta militare del generale Zia-ul-Haq. Le ordinanze sono composte da 4 parti che regolano i temi della proprietà, del qazaf [falsa accusa di adulterio ndr], dell'adulterio e delle proibizioni.
Le ordinanze non discriminano fra adulterio e stupro: una donna vittima di uno stupro deve presentare davanti ad una corte islamica la testimonianza di 4 maschi adulti e musulmani - che abbiano visto l'atto della penetrazione per avere giustizia dallo Stato. Secondo le ordinanze, se la vittima non è in grado di produrre le testimonianze può essere accusata di adulterio e condannata al carcere.
Secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan migliaia di donne sono in galera sotto il regime delle ordinanze Hudood. Secondo i dati forniti dalla Commissione nazionale sullo stato delle donne (Ncsw) fra il 30 ed il 40 % del totale delle donne in galera è stata arrestata in accordo alla legislazione Hudood. Secondo i dati raccolti dalla Ong Madadgaar, nei primi 4 mesi del 2005 si sono già verificate 196 detenzioni per le ordinanze: 106 casi nel Punjab, 77 nel Sindh, 11 nel Balochistan e 2 nella provincia della Frontiere nord-ovest.