Pakistan, esplosione in moschea: almeno 18 morti
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) - Almeno 18 persone sono state uccise da un'esplosione avvenuta intorno alle 11.20 (ora locale) davanti al mausoleo Bari Imam, luogo sacro dei musulmani. Lo ha confermato Javied Cheema, capo del Gruppo di gestione crisi nazionali: "L'esplosione - ha aggiunto - ha causato un numero ancora imprecisato di feriti".
Nel luogo sacro erano radunati centinaia di pellegrini, in maggioranza sciiti, per celebrare la morte di un "uomo santo". Nei giorni precedenti nel santuario si erano invece riuniti in prevalenza gruppi di sunniti. Un testimone oculare ha detto: "Un uomo è entrato e credo si sia fatto esplodere da solo".
Il mausoleo si trova vicino ai principali palazzi governativi e al quartiere diplomatico della capitale: a febbraio il custode del luogo sunnita - è stato ucciso in un agguato insieme ad altri 2 uomini. La custodia del luogo sacro è rivendicato da sunniti e sciiti, ma negli ultimi 20 anni esso è stato controllato dai sunniti.
Le violenze fra sunniti (80% dei musulmani pakistani) e sciiti (20%) risalgono alla fine degli anni '70, in seguito alla rivoluzione islamica in Iran del 1979 e dell'invasione sovietica in Afghanistan dello stesso anno. Il sostegno americano e saudita alla lotta anti-sovietica in Afghanistan ha causato una notevole diffusione dell'estremismo sunnita in Pakistan; la rivoluzione iraniana, da parte sua, ha portato un'ondata di islam sciita nel paese. Inoltre il tentativo di repressione dell'ex presidente Zia ul-Haq ha determinato una recrudescenza dell'estremismo religioso.
Dall'inizio delle violenze fra sciiti e sunniti in Pakistan sono morte più di 4 mila persone.
12/04/2016 09:09