Paesi islamici rifiutano al Qaeda, ma anche la politica americana
Beit Sahour (AsiaNews) – Un’inchiesta condotta su Paesi a maggioranza islamica mostra che il sostegno al terrorismo di al Qaeda e agli attacchi contro i civili è basso, ma rimane alto anche l’appoggio agli scopi di al Qaeda, quali la rinascita dell’Islam e l’opposizione alla politica americana in Medio oriente.
L’inchiesta è stata condotta con interviste dirette a oltre 6 mila persone in Egitto, Indonesia, Pakistan, Azerbaijan, Giordania, Territori palestinesi, Turchia, Marocco.
Essa è stata eseguita fra luglio e settembre 2008 dal WorldPublicopinio.org, in collaborazione con il Palestinian Center for Public Opinion, che ne ha pubblicato i risultati oggi, con l’occasione della visita di Hillary Clinton in Cisgiordania (oggi) e in Israele (fino a ieri).
I risultati mostrano che una larghissima maggioranza, fra il 67 e l’89% condannano l’uso di bombe e assassini per raggiungere scopi politici e religiosi; più del 70% è contrario ad attacchi contro civili (in particolare americani).
Allo stesso tempo, una larga maggioranza sostiene lo scopo di al Qaeda di “spingere gli Usa a rimuovere le basi americane e le sue forze militari da tutti i Paesi islamici”. Fra questi vi sono l’87% degli egiziani; il 64% degli indonesiani; il 60% dei pakistani.
Altri scopi di al Qaeda sono molto approvati. Fra questi, “la stretta applicazione della Sharia in tutti i Paesi islamici e l’unificazione di tutte le nazioni islamiche in un unico Stato islamico o Califfato” ha ricevuto il sostegno del 65% degli egiziani; il 48% degli indonesiani; il 76% di pakistani e marocchini. “Mantenere i valori occidentali fuori dai paesi islamici”, un altro dei fini dell’organizzazione terrorista, guadagna il sostegno dell’88% in Egitto, del 76% in Indonesia; del 60% in Pakistan e del 64% in Marocco.
La figura di Osama bin Laden ha un seguito controverso. Se si eccettua l’Egitto (con il 44%), e i Territori palestinesi (con 56%) negli altri Paesi, i “sentimenti positivi” verso di lui giungono al 14% in Indonesia; 25% in Pakistan; 27% in Marocco; 27% in Giordania; 9% in Turchia; 4% in Azerbaijan.
I “sentimenti negativi” verso il capo di al Qaeda sono così distribuiti: 17% in Egitto; 20% nei Territori palestinesi; 26% in Indonesia; 15% in Pakistan; 21% in Marocco; 20% in Giordania; 68% in Turchia; 82% in Azerbaijan.
Infine, riguardo alla posizione americana sulla questione israelo-palestinese, vi sono risultati molto curiosi: una larga maggioranza sostiene che la politica Usa favorisce l’espansione di Israele. Fra questi vi sono l’Egitto (86%); l’Indonesia (47%); il Pakistan (52%); il Marocco (64%); Turchia (78%); Azerbaijian (43%). I Territori palestinesi giungono fino al 90% e la Giordania all’84%.
Eppure, alla domanda se gli Usa hanno come scopo la creazione di uno Stato palestinese indipendente ed economicamente possibile, i palestinesi hanno votato “sì” per il 59%. Degli altri, solo una percentuale del 30% circa si è espressa in modo positivo.
03/02/2005
24/10/2020 09:57