Padre Lombardi: "normale" che finora le 'fumate' siano nere
Città del Vaticano (AsiaNews) - Il fatto che le prime due "fumate" del Conclave siano nere, secondo padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, è "più o meno quello che ci aspettavamo, perché nessuno di noi si aspettava ieri sera una fumata bianca e anche la gente che era in piazza se ne è andata tutta tranquilla. Non era delusa in particolare, perché sapeva bene che era venuta per vedere questo evento, ma non si aspettava una fumata bianca. Anche questa mattina - ha aggiunto - credo che sia da considerare molto normale. Come ricordate - se avete studiato i Conclavi del secolo passato - c'era stato solo quello di Pio XII, verso l'inizio della Guerra Mondiale, che aveva dato risultato positivo al terzo scrutinio. Tutti gli altri sono andati più avanti con un numero maggiore di scrutini. Questo è quindi da considerare molto normale. Non è segno di nessuna particolare divisione del Collegio, ma di un normale di procedere del discernimento dei padri cardinali". Rispondendo poi ad alcune domande, padre Lombardi ha definito "supposizioni" di chi le avanza le idee di divisioni tra i cardinali.
Dei quali è stato invece evidenziato l'atteggiamento spirituale col quale stanno affrontando il Conclave. Stiamo vivendo, ha detto innanzi tutto, "un momento estremamente bello e intenso. Siamo giunti alla fase decisiva di questo mese, che è stato aperto con la rinuncia di Papa Benedetto XVI e ora si giunge, proprio nei prossimi giorni o nelle prossime ore, alla elezione del suo successore. Sentiamo salire l'emozione - ha sottolineato - l'attesa e lo vediamo e lo viviamo nella Piazza di San Pietro. Ieri sera c'era moltissima gente già ad attendere la fumata: più gente - devo dire - di quanto io stesso mi sarei aspettato. Questo dice la intensità dell'attesa. Anche questa mattina ne abbiamo visto tantissimi fedeli e abbiamo respirato un clima molto sereno, molto gioioso, anche, che certamente prelude - quando ci sarà l'elezione del Papa - a una esperienza bellissima". Egli ha poi citato una testimonianza del cardinale Lehmann al programma tedesco della Radio Vaticana, che ricordava il clima della votazione nel corso del Conclave passato, a cui aveva partecipato: "non è un procedimento affrettato, ma molto assorto in un clima di grande spirituale e responsabilità. Ci si avvicina lentamente all'altare per deporre il proprio voto, tenendolo ben visibile - come dice la Costituzione apostolica - poi si depone questo voto pronunciando un giuramento, pronunciando parole molto impegnative: 'Chiamo a testimone Cristo Signore, che mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo la volontà di Dio, ritengono debba essere eletto'. E poi si ritorna al posto, di nuovo camminando lentamente 'e questo in un ambiente che effettivamente ispira, nella sua stessa costituzione, una grande attenzione e responsabilità, perché c'è questo giudizio dominante, il Giudizio Universale di Michelangelo'". Il cardinal Lehmann diceva ancora che nella Cappella, naturalmente, si parla a bassa voce: "non c'è un rumore di chiacchiere o di persone che parlano ad alta voce, perché il clima è naturalmente e efficacemente di raccoglimento. E' impossibile sottrarsi alla impressione spirituale che viene fatta dalla presenza del Giudizio di Michelangelo". "Questo - ha precisato padre Lombardi - è anche un suggerimento per voi nel caso possiate raggiungere qualche cardinale anziano, che non è in Sistina in questi giorni, e che possa o voglia dare una testimonianza sul clima spirituale e responsabile con cui si attua il Conclave". E ci sono anche religiose che passano buona parte del loro tempo nell'adorazione, in preghiera per il Conclave.
Un clima al quale partecipa anche Benedetto XVI. Ieri pomeriggio nella Cappella Sistina - ha riferito padre Lombardi - "abbiamo incontrato, tra le altre persone che assistevano, il prefetto della Casa Pontifica, mons. Georg Gänswein e gli abbiamo chiesto notizie del Papa emerito. Ci ha assicurato che segue in questi giorni con molta attenzione, con molta partecipazione spirituale gli eventi e ieri in particolare aveva seguito la Messa del mattino e anche l'ingresso in Conclave, tramite la televisione".
Quanto alla possibilità che la messa di inaugurazione del pontificato si celebri il 19 marzo, patrono della Chiesa, padre Lombardi l'ha definita "una buona ipotesi". Ed è "probabile" che se l'elezione avverrà entro sabato, domenica ci sarà il primo Angelus del nuovo papa.
Nel primo briefing durante il Conclave, padre Lombardi ha anche spiegato come si "producono" le fumate: : "Le fumate avvengono grazie a un dispositivo elettronico che si trova nella stufa più moderna". Infatti, ci sono due stufe nella Cappella Sistina: "una un po' più rotonda, che è quella più vecchia, dove si bruciano le schede; e una un po' più geometrica, più moderna, che è fatta apposta per la produzione delle fumate". Nella stufa più moderna si inserisce una cartuccia che ha un dimensione di circa 25 x 15 x 7 cm, "che consta di cinque cariche chimiche, che partano - una dopo l'altra - azionate da un dispositivo elettronico. Ognuna di questa cariche dura circa un minuto, quindi il totale è previsto di un circa 7 minuti di fumata. Il fumo nero - ha precisato - è composto da questi componenti chimici: perclorato di potassio, antracena e zolfo. Il fumo bianco, che non abbiamo ancora visto, ma che vedremo, è composto di clorato di potassio, lattosio e pece greca o colofonia".
A una domanda relativa alle accuse rivolte recentemente dallo Snap (Survivors Network of those Abused by Priests) ad alcuni cardinali sulla questione degli abusi, criticando la loro presenza al Conclave, padre Lombardi ha risposto: "Sappiamo come lo Snap agisce da diversi anni, il modo in cui fa le sue accuse e il modo in cui cerca di dare eco alle sue accuse. In questo senso nessuno di noi è stupito che abbia cercato di profittare di questi giorni per ripeterle e darvi maggiore eco. Allo stesso tempo sono tutte questioni che sono molto ben conosciute, lungamente riflettute, su cui anche il cardinale Mahony per il caso specifico, e anche altri cardinali che sono stati chiamati in causa dallo Snap, hanno dato le loro risposte, hanno dato le loro spiegazioni. Noi siamo convinti che ci siano motivi ottimi per cui questi cardinali sono da ritenere persone che dobbiamo stimare e che entrano in Conclave e hanno tutti i diritti di essere presenti in Conclave. Quindi non ci riteniamo messi a disagio o sotto pressione dalle considerazioni fatte dallo Snap, che sono - a mio avviso - molto segnate da pregiudizi negativi".
Tra le tante domande "curiose", infine, anche una a proposito della manifestazione del gruppo "Femen". "La gente che era in piazza san Pietro - ha osservato padre Lombardi - mi sembra fosse più attenta alla fumata". "Se loro ritengono di venire qui per fare questo tipo di manifestazione - ha aggiunto - spero che non prendano il raffreddore, perché fa molto freddo in questo periodo". (FP)