P. Sarathjeevan: morto nel giorno della fine della guerra tra i profughi della no fire zone
di Melani Manel Perera
Sacerdote tamil di 41 anni. Era uno dei sette preti rimasti sino all’ultimo con i profughi intrappolati nella zona di guerra. Il ricordo dell’amico e formatore p. Manuelpillai: ha passato gli ultimi giorni in un bunker ed era preoccupato perché non poteva dire messa.
Colombo (AsiaNews) -È rimasto sino all’ultimo con al sua gente nella No Fire Zone. È morto il 18 maggio, il giorno della fine della guerra tra esercito e Tigri Tamil. Padre Mariampillai T. Sarathjeevan, 41enne sacerdote delle diocesi di Jaffna, è stato stroncato da un attacco di cuore mentre con gli ultimi rifugiati lasciava la zona di guerra, da poche ore sotto il controllo totale dei militari.
Tamil, parrocco a Kilinochchi e coordinatore per la diocesi di Jaffna del Jesuit Rehabilitation Service, p. Sarathjeevan era uno dei sette preti rimasti con la popolazione intrappolata dalla guerra sulla fascia costiera della laguna di Nanthi Kadal. Era rimasto con loro sin dall’inizio delle operazioni dell’esercito nel Vanni. È morto per strada, stremato dai mesi di privazioni e stenti patiti sotto i bombardamenti. A nulla è servito il trasporto all’ospedale di Vavuniya. Dalla città in cui sono raccolti la maggioranza dei 280mila profughi della guerra, il corpo di p. Sarathjeevan è stato portato a Colombo in attesa del trasferimento in aereo a Jaffna per il funerale. Dopo giorni di inutile attesa il vescovo della città a nord dello Sri Lanka, mons. Thomas Savundaranayagam, ha deciso di non aspettare oltre.
Il 26 maggio, confratelli del sacerdote, suore e religiosi di Jaffna insieme ai membri della Caritas Sedec hanno dato l’ultimo addio a p. Sarathjeevan. Prima una messa in forma privata, presieduta da p. James Pathinathan, celebrati in lingua tamil. Poi un momento di preghiera guidato da mons. Oswald Gomis, vescovo di Colombo, accompagnato dai tre vicari della capitale, p. Ivan Perera, p. Marcus Ferdinandez e p. Cyril Gamini Fernando. Il corpo di p. Sarathjeevan è stato cremato al Borella General Cemetery di Colombo e le ceneri verranno seppellite a Jaffna (nella foto un momento dei funerali).
Al termine della celebrazione suor Teresa Ranee, carmelitana, ha letto il ricordo di p. Sarathjeevan scritto dal suo amico e formatore p. David Manuelpillai. “Seguendo i passi del nostro Signore e maestro, Gesù Cristo, egli diceva ‘non abbandonerò il mio popolo’. Queste parole di determinazione e partecipazione, dette da una persona con alle spalle sei anni di sacerdozio sono esemplari”.
P. Manuelpillai ha ricordato che “negli ultimi giorni era preoccupato per non essere in condizione di dire messa essendo costretto a vivere in un bunker senza cibo ne acqua. Alla fine, quando ha potuto uscire da quelle terribili condizioni non ha potuto sopportare oltre l’agonia del suo popolo ed il suo cuore ha ceduto”.
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