01/02/2013, 00.00
PAKISTAN – NORVEGIA
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Oslo candida Malala Yousafzai al Nobel per la pace 2013

Esponenti del partito di governo hanno presentato in via ufficiale la richiesta. La giovane attivista pakistana, vittima della violenza talebana, ha condotto una “coraggiosa battaglia” per “il diritto allo studio delle ragazze”. Ancora oggi è sottoposta a cure mediche per le ferite alla testa causate dai proiettili. Blogger pakistano: “Allah ti protegga e benedica”.

Islamabad (AsiaNews) - Un gruppo di parlamentari norvegesi, esponenti della fazione laburista al governo nel Paese, ha presentato in via ufficiale la candidatura al Nobel per la pace 2013 di Malala Yousafzai, icona della lotta per l'istruzione femminile in Pakistan. Firmatari dell'iniziativa i deputati Fredy de Ruiter, Gorm Kjernli e Magne Rommetveit, che hanno auspicato l'assegnazione del premio alla giovane finita nel mirino degli estremisti islamici nell'ottobre scorso, e ferita alla testa con colpi di pistola. Ancora oggi la 15enne è sottoposta a cure mediche per ricomporre le fratture al cranio; nelle scorse settimane era stata lanciata una petizione on-line dalla rete attivista Change (clicca qui per firmare), che ha già raccolto migliaia di adesioni in tutto il mondo.

Nel presentare la candidatura ufficiale di Malala, i leader di governo norvegesi hanno ricordato che "la studentessa e blogger" ha conquistato la ribalta mondiale "quando è stata colpita alla testa dai talebani", per aver "criticato con forza" il gruppo militante Tahreek-e-Taliban Pakistan (Ttp). La giovane ha condotto una "coraggiosa battaglia" per "il diritto allo studio delle ragazze" e "il suo impegno è sembrato così minaccioso alle forze estremiste, che hanno tentato di ucciderla".

Le Nazioni Unite, su iniziativa del segretario generale Ban Ki-moon, hanno già voluto celebrare la sua lotta istituendo per il 10 novembre - a 30 giorni esatti dall'attacco - il "Malala Day", perché essa rappresenta una "fonte di ispirazione per l'istruzione femminile in tutto il mondo". L'iniziativa dei politici norvegesi è stata accolta con favore anche in Pakistan, con giudizi positivi su siti on-line dei giornali. Il blogger pakiindi scrive "ben fatto" e vuole mandarle "un bacio sulla fronte per l'onore" che ha saputo dare a "questa sfortunata nazione". E aggiunge: "possa Allah proteggerti e benedirti".  

Malala Yousafzai - vincitrice di un premio nazionale giovanile - il 9 ottobre scorso è rimasta vittima di un attentato talebano nella Swat Valley, area montagnosa della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, al confine con l'Afghanistan, roccaforte degli estremisti islamici. È stata colpita mentre si trovava a bordo dello scuolabus che l'avrebbe accompagnata a casa, dopo aver concluso le lezioni del mattino. La giovane era diventata famosa nel 2009 all'età di 11 anni, per aver tenuto un blog sul sito in lingua locale della Bbc in cui denunciava gli attacchi dei fondamentalisti islamici pakistani contro le ragazze e gli istituti scolastici femminili. Lungo la frontiera nord-occidentale, dove in alcune aree vigono Sharia e Corti islamiche, sono state centinaia le scuole - anche cristiane - chiuse per attentati o distrutte dagli estremisti. A farne le spese sono decine di migliaia di studentesse e almeno 8mila insegnanti donne, il cui lavoro è a rischio.

 

 

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