Orissa: la suora violentata durante i pogrom riconosce il suo principale aguzzino
Cuttack (AsiaNews) – Continua nonostante le difficoltà, il processo contro gli estremisti indù autori dei pogrom anti-cristiani scoppiati nel distretto di Kandhamal (Orissa) nell’estate del 2008. Questa mattina suor Meena, la religiosa picchiata e violentata durante le violenze, ha riconosciuto un altro dei suoi 10 assalitori. L’uomo, Santosh Patnaik, è stato definito dalla religiosa come il principale autore dello stupro. L’identificazione è avvenuta poche ore prima della sesta seduta del processo contro gli autori delle violenze in corso presso la Corte distrettuale di Cuttack. A tutt’oggi sr Meena ha riconosciuto 5 dei suoi 10 violentatori.
P. Dibakar Parichha, responsabile dell’assistenza legale alle vittime dei pogrom, afferma ad AsiaNews che "dopo più di due anni dallo stupro, il caso va ora verso una direzione precisa, dato che il violentatore individuato da suor Meena è uno degli imputati presso la corte. Ci auguriamo che la religiosa possa ottenere giustizia".
Sr Meena Barwa, dell’ordine religioso delle Servitrici, era impegnata al Centro pastorale Divyajyoti a K Nuagaon, nel distretto di Kandhamal, insieme a un sacerdote, p. Thomas Chellan. La suora è nata nel distretto di Sambalpur e ha preso i voti definitivi lo scorso aprile. Il 25 agosto del 2008, insieme al sacerdote col quale lavorava al Centro, è stata presa, picchiata, denudata e fatta girare per il villaggio. Ad un certo punto i fondamentalisti volevano perfino bruciarla viva assieme al prete. Invece l’hanno violentata. Solo alla fine, in tarda serata, mentre continuavano ad essere ingiuriati e malmenati, sono stati liberati dalla polizia (Cfr.: AsiaNews.it, 25/10/2008 Io, Sr Meena, violentata dagli indù, mentre la polizia stava a guardare).
Nel 2009, il caso di sr Menna è stato spostato per motivi di sicurezza dal tribunale distrettuale di Kandhamal a quello di Cuttack. A tutt’oggi il clima di intolleranza presente a Kandhamal non permette il regolare andamento delle indagini e diversi testimoni delle violenze sono stati minacciati fuori dai tribunali. Ieri, il tribunale speciale del distretto ha incriminato 12 persone, ma ne ha scagionate 46 per presunta insufficienza di prove, scatenando le proteste delle vittime.