Orissa, vince Patnaik: un voto contro l’estremismo indù
Il Biju Janata Da , separatosi dal Bjp, si aggiudica la maggioranza nel parlamento dello Stato. Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians: ora il nuovo governo deve rendere giustizia ai cristiani del Kandhamal.
Mumbai (AsiaNews) - In Orissa stravince il partito del governatore uscente Navin Patnaik (nella foto) e crolla ilBharatiya Janata Party (Bjp). Il terremoto elettorale che sta delineando la vittoria della United Progressive Alliance (Upa) e del Congress ha ricadute significative anche nello Stato tristemente famoso per le violenze anti-cristiane.
Secondo Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), il voto dell’Orissa è un chiaro rinnegamento dell’estremismo dei movimenti nazionalisti: “Gli indiani hanno deciso di andare contro il programma dei partiti fondamentalisti”.
Gli abitanti dell’Orissa erano chiamati a scegliere i loro rappresentanti nel Lok Sabha, il parlamento nazionale, ed anche il nuovo governo dello Stato. Hanno scelto il Biju Janata Dal (Bjd) di Patnaik a cui le previsioni assegnano 100 dei 147 seggi disponibili nell’Assemblea costituente dello Stato.
Sajan K George afferma che il voto ha premiato Patnaik per la sua scelta di rompere l’alleanza storica con il Bharatiya Janata Party a pochi mesi dalle elezioni. Un decisione rischiosa che ha fatto traballare il governo dell’Orissa prima dell’apertura delle urne costringendo Patnaik a cercare una nuova maggioranza senza il sostegno del Bjp. Il voto ha però dato ragione al leader del Bjd che ora può fare a meno di alleati scomodi.
“Patnaik ha portato a casa un ricco dividendo tagliando i ponti con il Bjp sulle vicende del Kandhamal” afferma il presidente del Gcic. Al governatore uscente, e riconfermato, molti hanno rimproverato acquiescenza davanti alle violenze anti-cristiane avvenute nello Stato ed in particolare nel distretto del Khandamal. La locale comunità cristiana ha spesso criticato Patnaik per non aver preso posizioni decise contro gli estremisti indù nel timore di irritare l’alleato Bjp.
Il presidente del Gcic ora si attende che “il leader del Bjd, avendo le mani libere, possa ora promuovere l’affermazione della Costituzione e fare i passi necessari per rendere giustizia ai cristiani del Kandhamal”.
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