Ordine di espulsione per l’unico missionario di Mill Hill in Kashmir
di Nirmala Carvalho
P. Jim Borst dovrà lasciare il Paese entro 7 giorni o sarà espulso. È in Kashmir da 48 anni. Accuse infondate di proselitismo: la popolazione cristiana in realtà è diminuita. Vescovo di Srinagar: Una perdita per tutta la società civile. Joseph Dhar, bramino convertito: Le accuse motivate dall’invidia di intellettuali musulmani, le cui scuole non riescono a competere con quelle cattoliche. Accuse anche al partito Congress, che dovrebbe difendere le minoranze.
Srinagar (AsiaNews) – P. Jim Borst, unico missionario di Mill Hill nella valle del Kashmir da 48 anni, dovrà lasciare il Paese entro sette giorni, pena l’espulsione. L’ordine è venuto oggi dal governo di Jammu & Kashmir per la seconda volta. Il missionario olandese (v. foto), 79 anni, aveva ha già ricevuto un avviso simile lo scorso luglio, pochi mesi dopo che il governo aveva rinnovato il suo permesso di soggiorno fino al 2014. L’ordine di espulsione è motivato da accuse di proselitismo e conversioni.
Il vescovo di Jammu-Srinagar, mons. Peter Celestine bolla le accuse come “fabbricate e senza fondamento”. Ad AsiaNews confida la sua “profonda tristezza” alla notizia dell’ordine di espulsione del sacerdote. “P. Borst – dice – è un famoso educatore e il suo servizio ha beneficato la maggioranza della popolazione dello Stato. Per oltre 40 anni egli si è dedicato con altruismo a servire la comunità, senza alcuna discriminazione. La sua espulsione sarà una perdita per tutta la società civile”.
Dal ’97 p. Borst dirige due scuole in Kashmir. Entrambe si chiamano “Scuola del Buon Pastore” e si trovano una a Pulwama e l’altra a Shivpora, in Srinagar, dove il personale è per il 99% musulmano. In passato P. Borst ha diretto la St. Joseph School a Baramulla e la Burn Hall School a Srinagar.
Il vescovo si scaglia contro le accuse di proselitismo e conversioni. “Esse sono false e senza fondamento. Le statistiche del governo mostrano che la popolazione cristiana dello Stato è diminuita e l’ultimo censimento parla di una microscopica presenza di cristiani pari allo 0,014% della popolazione. Dove sono allora le attività di conversione? Sono solo maldicenze, che seminano sospetti e sfiducia senza alcuna prova!”.
Predhuman K.Joseph Dhar, un Pandit del Kashmir, bramino convertito al cattolicesimo, è collaboratore di p. Borst: insieme hanno tradotto la Bibbia in lingua kashmiri. Furioso per l’ordine di espulsione verso il sacerdote, egli afferma: “In questo ordine non vi è altro che gelosia e interessi nascosti… Tutti sanno che nella zona alcuni intellettuali musulmani gestiscono scuole nelle vicinanze di quelle di p. Borst. Sono loro che stanno denigrando le scuole del Buon Pastore e solo per l’astio nel vedere che le loro scuole non sono capaci di competere con la scuola dei missionari di Mill Hill”.
Secondo Predhuman K.Joseph Dhar fin dal 2003 vi è stata una campagna sistematica, fatta di calunnie e di terrore contro p. Borst, arrivando perfino ad attaccare le scuole del Buon Pastore. L’intellettuale cattolico punta il dito anche contro il partito al governo, il Congress, che insieme ad una coalizione “pretende di essere campione di democrazia e di laicità… Uno Stato laico dovrebbe lavorare per difendere gli interessi delle minoranze”.
I missionari di Mill Hill sono presenti nel Jammu & Kashmir fin dal 1891-92 e da subito si sono impegnati nel campo dell’educazione e della sanità. “Non vi è alcuna prova – afferma Dhar – di attività di proselitismo. Al contrario, il numero dei cristiani nella valle del Kashmir è diminuito e ora essi sono composti soprattutto da persone giunte da altri Stati qui in Kashmir per motivi di lavoro”.
“L’accusa di proselitismo è un insulto anzitutto verso tutte le famiglie musulmane della valle, che sono orgogliose di aver conosciuto p. Borst, che è stato il loro preside alla St. Joseph’s School di Baramulla o alla Burn Hall School di Srinagar”.
Nelle scuole cattoliche – o protestanti - sono cresciute diverse personalità musulmane, come Omar Abdullah, attuale capo del governo in Jammu-Kashmir; Farooq Abdullah, un ex capo del governo; Mirwaiz Umer Farooq, uno dei fondatori dell’Aphc (All Parties Hurriyat Conference).
Il Jammu-Kashmir è situato al nord, al confine con il Pakistan, che lo rivendica da decenni. Vi sono 14mila cristiani (circa lo 0,0014%); il 93% della popolazione è composto da musulmani.
“La comunità cristiana – conclude Dhar – è addolorata per il modo in cui viene trattato p. Jim Borst. Da parte del governo è un gesto anti-cristiano e una pesante violazione dei diritti umani. Siamo tutti decisi a manifestare per difendere i nostri diritti e a denunciare tutti coloro che gettano fango sul sacerdote per saziare i loro egoismi e capricci”.
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