Onu: in un anno a Kabul quasi raddoppiate le violenze contro le donne
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Dal marzo 2007 ad oggi, sono aumentate del 40% le violenze fisiche denunciate contro le donne in Afghanistan, secondo fonti delle Nazioni Unite.
Tra le cause, la Commissione indipendente afgana per i diritti umani (Aihrc) dice che in larghe parti del Paese è diminuita la sicurezza mentre cresce una convinzione di impunità, le istituzioni pubbliche sono spesso deboli e c’è molta povertà. Ma sono anche cause culturali, come la costrizione a sposarsi contro la propria volontà.
Allarmanti i dati di Womankind Worldwide, gruppo caritatevole britannico, secondo il quale l’80% delle donne afgane subisce violenze domestiche, oltre il 60% dei matrimoni sono forzosi e metà delle donne si sposa prima dei 16 anni.
Suraya Subhrang, membro di Aihrc, commenta che “nonostante 6 anni di retorica internazionale sull’emancipazione delle donne afgane, nessun effettivo cambiamento ha interessato la vita di milioni di donne”. Il gruppo ha riscontrato 626 tentativi di suicidio di donne nel 2007, con 130 morti, molti collegati a violenze fisiche e morali.
Ancora peggiore è la situazione sanitaria, con 1.600-1.900 donne su 100mila che muoiono di parto, percentuale seconda solo alla Sierra Leone. Secondo dati ufficiali Onu, ogni anno nel Paese muoiono almeno 24mila donne per parto e infezioni collegate e si stima che l’87% dei decessi potrebbe essere evitato. Oltre il 70% delle donne non ricevono assistenza medica durante la gravidanza, il 40% non ha accesso a cure ostetriche d’emergenza e il 48% soffre per carenza di ferro.
Oggi il segretario generale Onu, Ban Ki-moon, in occasione della Giornata internazionale della donna, ha chiesto ai governi e alle organizzazioni internazionali “maggiori investimenti a favore di donne e ragazze” “per raggiungere l’obiettivo” di un’effettiva uguaglianza.
13/10/2020 11:45