20/06/2006, 00.00
LAOS
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Oltre mille fedeli alla prima ordinazione di un Oblato dopo 30 anni in Laos

Il 18 giugno a Vientiane fr. Somphone Vilavongsy è diventato il primo sacerdote oblato ordinato nel Paese dal 1975. Alla cerimonia: il vicario apostolico, le autorità civili e circa 1500 fedeli.

Vientiane (AsiaNews) – Con una"bellissima cerimonia, alla presenza di circa 1500 persone", fr. Somphone Vilavongsy, 32 anni, è diventato sacerdote nella prima ordinazione di un missionario Oblato dopo 30 anni in Laos. Lo raccontano ad AsiaNews alcuni testimoni oculari dello storico evento, svoltosi lo scorso 18 giugno nella Pro-cattedrale di Vientiane. Numerosi i fedeli che hanno partecipato alla cerimonia presieduta dal vicario apostolico Jean Khamsé Vithavong, e concelebrata dai tre ordinari del Laos (vicari apostolici di Pakse, Thakek e Luang Prabang), dal provinciale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata e alcuni altri sacerdoti. Presenti anche le autorità civili.

"La gente – racconta la fonte - ha potuto seguire in diretta la messa anche dagli schermi dentro tende allestite negli spazi adiacenti la chiesa".

L'ordinazione del missionario oblato avrebbe dovuto svolgersi già lo scorso 8 dicembre, ma, ricordano fonti locali di AsiaNews, "all'ultimo momento e senza spiegazioni le autorità locali avevano negato il permesso, rimandando la cerimonia a data da definire". A quella di fr. Somphone dovrebbero seguire altre quattro ordinazioni sacerdotali, annunciate entro l'anno 2006-2007.

Nel Laos dal 1975 non è  possibile entrare e operare per nessun istituto religioso internazionale con membri stranieri. Ci sono case di formazione delle suore Amanti della Croce (vietnamite) e delle Suore di carità di S. Giovanna Antida (francesi): tutte giovani e laotiane. Esiste un seminario maggiore, approvato ma ben controllato, con educatori e docenti laotiani, a Paksé. Un religioso, come turista, si reca in Laos una volta all'anno per 8 giorni e tiene un intensissimo corso di  teologia.

Gli Oblati hanno un particolare legame con il Laos. Più di 100 di loro, soprattutto francesi e italiani, sono stati missionari nel Paese tra il 1935 e il 1975, anno in cui presero il potere i comunisti del Pathet Lao. Una piccola, ma viva comunità si era sviluppata e alcuni villaggi erano quasi interamente cattolici. Durante la guerra, sette Oblati furono uccisi e, dopo la vittoria dei comunisti, tutti gli altri espulsi.

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