Oltre 7mila giovani alla Giornata della diocesi di Saigon
di JB. VU
Un successo di partecipazione, che ha visto la folta presenza di ragazzi che svolgono attività sociale in favore dei loro coetanei sfortunati. L’impegno a favore dei bambini di strada e del lavoro minorile.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Oltre 7mila giovani hanno preso parte alla Giornata della gioventù organizzata il primo dicembre dalla diocesi di Saigon. Tra loro, anche coloro che svolgono attività in favore delle persone sfortunate, dando anche opinioni e suggerimenti. Prima di dare inizio alla loro azione, i giovani pregano insieme ed è positiva la possibilità di scambiarsi esperienze di lavoro ed orientamenti spirituale per i giovani nella società attuale.
“Le questioni sociali toccano comunità e parrocchia - dice ad AsiaNews Kieu, insegnante di lingua coreana nel Distretto nove – perché a fianco dello sviluppo economico, il Vietnam si trova ad affrontare problemi sociali. Vivendo nella realtà, la Chiesa locale non può ignorare queste questioni ed i cristiani hanno centrato le attività pastorali e sociali per promuovere le condizioni della gente”.
Un operatore sociale dice che “dobbiamo accrescere la coscienza di tutti per la giustizia e la pace. Partendo dall’insegnamento del catechismo, aiutiamo bambini e ragazzi a riconoscere ciò che è giusto e sbagliato nella vita. Abbiamo volontari per le attività pastorali e sociale, che educano i bambini, lavorano con i ragazzi sfortunati, intervengono sugli aspetti della società che colpiscono i bambini. La nostra attività mira a prevenire impatti sociali negativi”.
“Io – dice Hung, raccontando le esperienze sue e dei suoi amici – lavoro con i bambini di strada. Ogni sera avvicino i ragazzi nelle strade e nei luoghi pubblici. Vanno per strada per molte ragioni, ma hanno in comune che debbono vivere all’interno di famiglia sfasciate. Attualmente – aggiunge – abbiamo più di 300 volontari che lavorano con bambini che vivono in circostanze particolarmente difficili come ragazzi di strada, lavoro minorile, soprattutto di migranti, giovani disabili, ragazzi coinvolti nella droga, orfani, bambini che hanno preso l’Aids dai loro genitori. Tutti loro debbono avere cure, amore e non subire discriminazioni nella vita quotidiana”.
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