Oltre 450mila pellegrini al Santuario di Madhu per il 15 agosto
Colombo (AsiaNews) – Oltre 450mila pellegrini hanno partecipato ieri, 15 agosto, alla festa per l’Assunzione di Maria, Madre di Dio, presso il santuario di Madhu.
E’il 2° anno che la festa viene celebrata dopo la sconfitta dei ribelli Tigri Tamil nel maggio 2009: negli anni precedenti, la guerra civile non aveva risparmiato la zona intorno al santuario, rendendo difficile la celebrazione dell’Assunta. La gran parte dei cattolici si è riunita presso il santuario già per i vespri del giorno prima.
Il 14 agosto c’è stata la processione solenne, guidata dall’arcivescovo di Colombo mons. Malcolm Ranjith insieme a mons. Thomas Savundaranavagam vescovo di Jaffna, da mons. Rayappu Joseph vescovo di Mannar, mons. Winston Fernando vescovo di Badulla e da mons. Norbert Andradi vescovo di Anuradhapura.
Il 15 agosto è iniziato con la messa solenne alle ore 6,30 di mattina, tenuta in Sinhala, Tamil e latino e celebrata da mons. Ranjith, insieme ad altri vescovi e sacerdoti.
Quest’anno la festa del 15 agosto ha concluso la Settimana Nazionale per la Famiglia proclamata dalla cattolica Commissione nazionale per il laicato,che ha avuto inizio il 6 agosto nella diocesi di Mannar. La famiglia è stata l’argomento della celebrazione, con il tema: “La famiglia è l’insegnante dei valori cristiani”.
Mons. Winston Fernando, presidente della Commissione per il laicato, ha guidato questi incontri giornalieri per famiglie, giovani e bambini, insieme ai Coordinatori diocesani dell’Apostolato per la Famiglia.
Padre Julian Patrick Perera, Direttore dell’Apostolato nazionale per la famiglia, ha ricordato ad AsiaNews che tramite messe e incontri, in lingua sia Sinhala che Tamil, “vogliamo dare buoni principi a ogni famiglia. Con la partecipazione a questi incontri giornalieri, i fedeli possono essere aiutati a rinnovare la loro vita familiare”. “Chi partecipa ai nostri incontri, sia cattolico o no, può ricevere insegnamenti per vivere in modo esemplare”.
Nell’omelia al santuario Madhu, mons. Ranjith ha ricordato che “nel nord ci sono famiglie che hanno perso sorelle e fratelli, famiglie che hanno perso padri e madri e ancora famiglie che hanno perso mariti e mogli. Alcune di queste famiglie colpite vivono ancora sotto il riparo di poche lamiere sottili. Questa gente che soffre appartiene alla stessa famiglia amata da Dio”. L’arcivescovo ha anche ricordato che la famiglia è la fonte dell’amore, che da Dio viene comunicato dai genitori ai figli e tra i coniugi: “molte coppie sposate – ha detto - non vogliono figli e altre rinviano. Per il cristiano, la famiglia è come una piccola chiesa”.