Olimpiadi, vescovo di Hong Kong invitato alla cerimonia inaugurale
Il governo cinese ha invitato mons. John Tong Hon, vescovo coadiutore del Territorio. L’invito, non esteso al card. Zen, è stato accettato. Alcuni esperti lo definiscono “un gesto di buona volontà”, che tuttavia sembra essere “soltanto protocollare”.
Hong Kong (AsiaNews) – Il governo cinese ha invitato il vescovo coadiutore di Hong Kong, mons. John Tong Hon, alla cerimonia di inaugurazione dei prossimi Giochi olimpici. Il presule ha già accettato l’invito, che non è stato esteso al card. Joseph Zen Ze-kiun, mentre un esperto dei rapporti sino-vaticani avverte: “Invito di protocollo, molto difficilmente si terranno colloqui ufficiali”.
L’invito è stato comunicato da Pechino all’ufficio cinese presso il Territorio: secondo alcuni osservatori, si tratta dell’ultima “apertura diplomatica” fra le due parti, dopo il concerto in Vaticano della Filarmonica di Pechino e l’incontro, informale, fra il Papa e l’ambasciatore cinese presso la Repubblica italiana. Altri sottolineano come la Cina “voglia costruire un buon rapporto con mons. Tong, meno critico in pubblico nei confronti del governo di Pechino, che diverrà presto il vescovo di Hong Kong”.
Da parte sua, mons. Tong si è detto “onorato dell’invito” ed ha ricordato gli auspici espressi dal Papa per un “sereno svolgimento delle Olimpiadi”. Non molto tempo fa, ha sottolineato il presule, “il Santo Padre ha inviato le sue benedizioni alla Cina, per il pieno successo dei Giochi. Seguirò questi buoni auspici partecipando come testimone a questo felice evento nazionale”.
La visita – che si svolgerà l’8 ed il 9 agosto – è la prima compiuta da mons. Tong a Pechino con il titolo di coadiutore. Insieme a lui vi saranno leader buddisti e taoisti di Hong Kong ed il vescovo di Macao, mons. Jose Lai Hung-seng. La visita è stata approvata anche dal card. Zen: entrambi i vescovi hanno da tempo deciso di entrare in Cina “solo su invito ufficiale da parte del governo”.
Anthony Lam Sui-ki, esperto di rapporti sino-vaticani e ricercatore presso l’Holy Spirit Study Center di Hong Kong, dice al South China Morning Post: “L’invito rappresenta un gesto di buona volontà, anche se non è stato esteso al card. Zen. Tuttavia, ritengo che si tratterà di una visita protocollare: con molta difficoltà vi saranno discussioni concrete con il governo cinese”.
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