"Oggi lo Spirito si è mostrato alla Chiesa"
Dal Libano p. Samir Khalil Samir SJ, commenta ad AsiaNews la nomina del nuovo papa, Benedetto XVI.
Beirut (AsiaNews) L'elezione di Benedetto XVI dà al mondo una "prova inequivocabile di unità della Chiesa". Lo afferma ad AsiaNews p. Samir Khalil Samir SJ, docente di storia della cultura araba e di islamologia presso l'Università Saint-Joseph di Beirut. " A Beirut - racconta - vi è gioia per il fatto stesso che è stato eletto il papa". "La mia personale impressione è che la gente sia molto felice per il fatto che l'elezione sia stata così rapida: questo significa che c'è unanimità all'interno della Chiesa".
Padre Samir ha dei ricordi personali del nuovo papa: "ho conosciuto di persona Joseph Ratzinger nel 1973, a Ratisbona in Germania dove ho passato 2 mesi. All'epoca, il papa era professore all'università. Ho seguito un suo seminario durante la mia permanenza lì". "Durante questo periodo continua - ho scoperto una persona molto colta, una persona seria".
Sulle accuse mosse al nuovo papa, di chiusura dogmatica e freddezza personale, p. Samir non ha dubbi: "Si dice che sia duro, chiuso. Io vedo un teologo serio, che non parla per seguire le opinioni comuni ma che studia le cose. Per me questa elezione significa che si sente il bisogno di chiarezza nella fede e di linee forti. La sua è una personalità non dura, ma che sa di cosa parla. E questo è un segno che veramente oggi lo Spirito si è mostrato alla Chiesa".
Parlando della situazione libanese, p. Samir nota una fortunata coincidenza. "Abbiamo bisogno di cambiamenti, non di rivoluzioni. L'elezione di Benedetto XVI il giorno in cui, finalmente, viene formato un nuovo governo in Libano dà a tutta la popolazione un segnale forte di speranza e rinascita".