Ocse: La ri-elezione del presidente Bakiyev è viziata da abusi di potere e brogli
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – La polizia ha caricato i manifestanti scesi in piazza per denunciare brogli nell’elezione del 23 luglio, vinta dal presidente uscente Kurmanbek Bakiyev. Intanto l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Ocse) dice che il voto è stato “distante dagli standard essenziali” richiesti.
Il voto ha visto la vittoria plebiscitaria di Bakiyev, ma l’opposizione ha subito parlato di brogli, quando i seggi erano ancora aperti.
Oggi gli osservatori Ocse parlano di “diffusi problemi ed irregolarità, comprese urne elettorali piene [prima del voto], errori nelle liste elettorali e prove evidenti di voto multiplo”.
Nel complesso, l’Ocse commenta che il voto “non ha raggiunto gli standard essenziali richiesti per un’elezione democratica, compresa l’indicazione di mantenere una chiara separazione tra il partito al governo e lo Stato”. Tra l’altro, Bakiyev avrebbe “ottenuto vantaggi ingiusti sugli oppositori tramite l’abuso di risorse pubbliche e il discredito da parte dei media” contro gli altri candidati.
La Commissione elettorale centrale kirghiza ha già detto che considera il voto regolare, ma l’opposizione non cede e chiama la folla in piazza. Oggi circa 50 persone hanno marciato per Bishkek sventolando bandiere e domandando giustizia. La polizia li ha però fermati e ne ha arrestati alcuni. Gli altri hanno poi proseguito la marcia di protesta.
Almazbek Atanbaev, ex primo ministro e principale oppositore, dice che mobiliterà l’opinione pubblica per protestare sul modo in cui Bakiyev ha condotto la campagna elettorale e sulle modalità del voto. Spera di suscitare un movimento di piazza come quello che nel marzo 2005 costrinse il presidente Askar Akaev a dimettersi e fuggire all’estero.
01/12/2021 08:57