Obbligati all'integrazione: un programma di pace interetnico
Kuala Lumpur (AsiaNews) Almeno 86 mila giovani di vari gruppi etnici di tutta la Malaysia vivono insieme sotto le tende. Non sono senza tetto, né sono fuggiti di casa. Sono stati selezionati a caso per partecipare a un programma obbligatorio ideato dall'ex Primo Ministro Mahathir Mohammad, per "spingere e formare i giovani a considerarsi membri di una grande famiglia malaysiana". Il Ministro della Difesa Najib Razak, che gestisce il programma, ha dichiarato: "Vogliamo insegnare loro a rispettarsi gli uni gli altri"
Lanciato il 10 febbraio, il programma riunisce insieme diciottenni per un mese di allenamento fisico e 2 di costruzione della personalità e della nazione, e di servizio comunitario, in diversi accampamenti multi-etnici in tutto il paese.
Tra i giovani selezionati ci sono Anne Sarah Mariman, cattolica di etnia indiana, che spera di diventare allenatore sportivo; Farah Hamzah, musulmana malese che aspira a fare l'insegnante in una scuola islamica; Michael Ong, tecnico di computer di etnia cinese, indeciso sulla sua appartenenza religiosa. Dopo aver partecipato al programma, Anne ha scritto al giornale malaysiano The Sun: "ora conosco più di prima l'Islam e la cultura malaysiana ci hanno gettati a vivere insieme: dovevamo annegare o nuotare insieme."
Dopo essere stati selezionati a caso dal computer, i giovani sono obbligati all'iniziativa, pena una multa e il carcere.
Nel 2001, uno studio del governo ha rivelato che i giovani malesi erano profondamente divisi da etnia e religione e avevano reciproci pregiudizi giudizi razziali e religiosi. Il programma è un tentativo di insegnare l'integrazione (forzata?).
21/06/2016 10:10