Nuovo vescovo di Dili per pace e riconciliazione con tutti

Dili (AsiaNews/Ucan) "Sono pronto ad aprire con coraggio la porta della riconciliazione e della pace per tutta Timor Est, malgrado le rispettive religioni, fazioni e appartenenze politiche. Come un pastore, unirò tutti i cattolici e nutrirò oneste relazioni di amicizia con gli altri credenti," ha dichiarato Alberto Ricardo da Silva, al momento della sua consacrazione a vescovo di Dili,

il 2 maggio scorso.

"La cosa più importante oggi è che tutta la gente di Timor Est, a prescindere da dove viva, deve avere un cuore comune e uno spirito di riconciliazione e di pace," ha detto Da Silva. Egli ha anche promesso di visitare Timor Est "come espressione di un senso di unità e fratellanza".

Il Presidente Gusmao ha dichiarato che l'evento è storico per la gran parte dei cattolici presenti nel paese. Da Silva è il primo Vescovo della diocesi, fino ad oggi formalmente guidata da amministratori apostolici. I membri del Parlamento di Timor Est hanno dato la loro approvazione alla nomina di Da Silva come un importante passo nella nascente riconciliazione nell'isola. Clementino dos Reis Amaral, membro del parlamento di Timor Est, ha dato il 3 maggio il benvenuto al nuovo vescovo, mentre Francisco Branco, anch'egli parlamentare ha dichiarato: "Nutro speranza che il nuovo vescovo di Dili abbracci tutta la gente di Timor Est così che tutti possano vivere nella pace e nel rispetto l'uno dell'altro".

Da Silva già rettore del maggiore seminario di Dili, è nato a Timor Est nel 1941, quando la regione era ancora una colonia portoghese. Ordinato un prete nel 1972, è stato vicario di Dili dal 1980 al 1992, in seguito ha studiato teologia alla Pontificia università gregoriana di Roma. Prendendo possesso della diocesi, che conta più di 500.000 cattolici e gli è stata affidata dal Papa lo scorso 6 marzo, mons. Da Silva si è scelto il motto "Servus Verbi Domini (servo della parola di Dio". Mons. Da Silva è stato ordinato da Basilio do Nascimento di Baucau, vescovo dell'altra diocesi di Timor, insieme a sette vescovi provenienti dall'Australia, dall'Indonesia, dal Giappone, da Macau e dal Portogallo. Tra le 30.000 persone presenti nella cattedrale dell'Immacolata Concezione, c'erano mons. Novatus Rugambwa, segretario della Nunziatura apostolica in Indonesia, Alexandre Xanana Gusmao, presidente di Timor Est, Mari Alkatari, primo ministro, insieme ai membri del gabinetto e delegati stranieri.